Dl Covid, regioni contro il governo. "Si è incrinata la leale collaborazione"
Fedriga: "Accordo cambiato, precedente molto grave"
Le Regioni si vedranno nel pomeriggio per valutare le norme sulla graduale ripresa delle attivita' economiche, contenute nel decreto varato ieri dal governo. Ma il presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, usa gia' parole pesanti per commentare le decisioni assunte e sostiene che "si e' incrinata la leale collaborazione tra lo Stato e le Regioni". "C'e' un problema politico e istituzionale importante - afferma ancora - In Consiglio dei Ministri e' stato cambiato un accordo siglato tra istituzioni e questo e' un precedente molto grave. Se si cambia idea si convocano le parti con le quali si erano trovati gli accordi e si rimodulano", aggiunge sottolineando di essere in stretto contatto con i sindaci e i presidenti delle Province. Gli fa eco il presidente del Veneto, e collega di partito, Luca Zaia.
"Il governo deve rivedere nei prossimi giorni le sue posizioni", ribadisce e ricorda che la Lega "si e' assunta la responsabilita' di portare le istanze di enti e categorie economiche. Non e' un gioco al rialzo, il segretario Salvini ha scelto di sostenere con responsabilita' questo governo e penso che Draghi sappia che ha una forza politica di riferimento che porta le istanze del popolo". E proprio Salvini si schiera al fianco dei suoi governatori: "Il Decreto ha avuto solo una modifica - sostiene - quella che ha aumentato dal 60 al 70% la presenza in classe obbligatoria degli studenti. Il governo ha disatteso l'accordo raggiunto con gli enti locali, mettendo in difficolta' presidi, sindaci e studenti: migliaia di studenti ammassati sui mezzi pubblici non corrono rischi, mentre due persone in palestra o al bar rappresentano un problema. Perche'?", chiede.
Per Giovanni Toti, presidente della Liguria, "la conferma del coprifuoco alle 22, l'apertura di cinema e teatri e il divieto di mangiare all'interno di un ristorante, come invece prima era consentito fare in zona gialla, sono decisioni che oltre a essere incoerenti colpiscono sempre gli stessi", afferma e promette che nel pomeriggio le Regioni faranno sentire la loro voce "che e' la stessa di chi in queste ore protesta per i provvedimenti presi. Cosi' non va. E' il buonsenso che lo dice", conferma. In attesa di una posizione ufficiale delle Regioni sul dl riaperture, Fedriga usa toni piu' concilianti quando affronta il tema del Recovery Fund: "Il procedimento con il precedente Governo ha coinvolto poco i territori e ora e' invece fondamentale mettere a sistema le risorse. Se non facciamo una sintesi, rischiamo di sprecarle", avvisa infine il governatore.
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