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Dl semplificazioni, Cdm approva: sale da 40 a 50% la soglia per i subappalti

Decreto Semplificazioni, la soglia per i subappalti sale dal 40 al 50% "ma con paletti ben definiti e concordati con i sindacati"

Dl semplificazioni, via libera dal Consiglio dei ministri

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che norma le regole sulla governance del Pnrr ma detta anche le regole sulle semplificazioni. Fonti di governo assicurano che la riunione "è filata via super liscia".

Niente proroga, ma sale dal 40 al 50% la soglia per i subappalti. E' quanto si legge nella bozza del Dl Semplificazioni e governance. "Il subappalto non può superare la quota del 50% dell'importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture".

Sulla governance del Pnrr "il governo ha confermato l'impianto complessivo della governance del Conte bis e apprezziamo la continuità''. Così fonti di governo del MoVimento 5 Stelle, mentre è in corso il Cdm sul dl semplificazioni e governance del Pnrr. 

Espunta dalla bozza anche la norma, che finirà anch'essa nel dl Reclutamento, che prevede l'assunzione di sessanta tecnici con contratto a termine di massimo cinque anni presso la Ragioneria dello Stato. 

Decreto Semplificazioni, subappalti al 50%

Stessi standard qualitativi, trattamento economico non inferiore e applicazione dei medesimi contratti nazionali di lavoro previsti nel contratto di appalto. Sono queste le misure, in termini di legalità e sicurezza, contenute nella bozza del Dl Semplificazioni e governance in materia di subappalti.

"Il subappaltatore, per le prestazioni affidate in subappalto, deve garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere - si legge nel testo - ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l'applicazione dei medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro, qualora le attività oggetto di subappalto coincidano con quelle caratterizzanti l'oggetto dell'appalto ovvero riguardino le lavorazioni relative alle categorie prevalenti e siano incluse nell'oggetto sociale del contraente principale.''

Subappalti, "garantire la sicurezza dei lavoratori"

''Garantire una più intensa tutela delle condizioni di lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori ovvero di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali". E' quanto si legge nella bozza del Dl Semplificazioni e governance per quanto riguarda la disciplina del subappalti.

"Le stazioni appaltanti, nel rispetto dei principi di cui all'articolo 30, previa adeguata motivazione nella determina a contrarre, eventualmente avvalendosi del parere delle Prefetture competenti, indicano nei documenti di gara -si legge nel testo- le prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto da eseguire a cura dell'aggiudicatario in ragione delle specifiche caratteristiche dell'appalto, ivi comprese quelle di cui all'articolo 89, comma 11, dell'esigenza, tenuto conto della natura o della complessità delle prestazioni o delle lavorazioni da effettuare, di rafforzare il controllo delle attività di cantiere e più in generale dei luoghi di lavoro e di garantire una più intensa tutela delle condizioni di lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori ovvero di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, a meno che i subappaltatori siano iscritti nell'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori di cui al comma 52 del medesimo articolo 1 ovvero nell'anagrafe antimafia degli esecutori istituita dall'articolo 30 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.'';

"A pena di nullità" il contratto di appalto "non può essere ceduto, non può essere affidata a terzi l'integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto, nonché la prevalente esecuzione delle lavorazioni relative al complesso delle categorie prevalenti e dei contratti ad alta intensità di manodopera. È ammesso il subappalto secondo le disposizioni del presente articolo". Si legge nella bozza del Dl Semplificazioni e governance. 

Dl semplificazioni, salta il superbonus agli alberghi

Salta l'estensione del Superbonus agli alberghi: secondo quanto si apprende da diverse fonti la misura, che compariva nelle ultime bozze del decreto per il Recovery, è stata stralciata dalla bozza in entrata al Consiglio dei ministri e non dovrebbe trovare posto nella versione finale del provvedimento con le semplificazioni e la governance per il Piano di ripresa e resilienza. Arriva invece una estensione a case di cura, ospedali, poliambulatori ma anche collegi, ospizi e caserme.

Decreto semplificazioni, saltano le assunzioni di 350 tecnici

Saltano le assunzioni di 350 tecnici per l'attuazione delle disposizioni sulla governance del Pnrr. Nella bozza definitiva del Dl Semplificazioni e governance non c'è la norma, prevista nella bozza precedente, in relazione all'assunzione di trecentocinquanta unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di completamento del Pnrr e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.

Era infatti previsto il reclutamento da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, con un concorso pubblico per titoli ed esame orale, di un contingente complessivo di trecentocinquanta unità, "entro trenta giorni dall'entrata in vigore" del provvedimento.

Dl semplificazioni, 30% assunzioni donne e giovani

Per partecipare ai bandi di gara delle opere finanziate con le risorse del Recovery Fund occorrera' assumere almeno il 30% di manodopera femminile e di giovani under 36. E' quanto prevede la norma sulle clausole per garantire la parita' di genere e generazionale negli investimenti previsti dal Recovery Plan e dal piano di opere complementari, proposta dal Pd e inserita dal Ministro Andrea Orlando nel Decreto Semplificazioni. E' quanto si apprende da fonti di magigoranza del Pd. 

Recovery, governo può sostiuirsi a regioni

La bozza della governance del Pnrr, all'esame del Consiglio dei ministri in corso a Palazzo Chigi, conferma l'impostazione che affida al governo super poteri per portare avanti i progetti del Pnrr. In particolare, all'articolo 13, il testo prevede che per il "superamento del dissenso" l'esecutivo cerchi prima una mediazione, tramite confronto con la conferenza delle regioni, fissando termini e tempi stretti per giungere a una soluzione concordata.

Decorsi i termini, "in mancanza di soluzioni condivise che consentano la sollecita realizzazione dell'opera, il Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero il Ministro per gli affari regionali e le autonomie nei pertinenti casi, propone al Consiglio dei ministri le opportune iniziative ai fini dell'esercizio dei poteri sostitutivi di cui agli articoli 117, quinto comma, e 120, secondo comma, della Costituzione, ai sensi delle disposizioni vigenti in materia". In caso di ritardi, inadempimenti o difformità nell'esecuzione dei progetti da parte degli enti locali, la bozza all'esame del Cdm prevede poi la concessione al "soggetto attuatore" di 30 giorni massimo di tempo per sanare la situazione.

"In caso di perdurante inerzia, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri o del suindicato Ministro, sentito il soggetto attuatore, il Consiglio dei ministri individua l'amministrazione, l'ente, l'organo o l'ufficio, ovvero in alternativa nomina uno o più commissari ad acta, ai quali attribuisce, in via sostitutiva, il potere di adottare gli atti o provvedimenti necessari ovvero di provvedere all'esecuzione ai progetti".

No incentivi per fotovoltaico in aree agricole

 Non potranno accedere agli incentivi statali gli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra e installati su aree con destinazione agricola. E' quanto prevede l'ultima bozza del dl Semplificazioni. Potranno invece accedere agli incentivi "gli impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli, in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola, da realizzarsi contestualmente a sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l'impatto sulle colture".