Politica
"Elena Cecchettin, Lucifero come il suo preferito". Parla Valdegamberi
Stefano Valdegamberi, consigliere regionale veneto della Lista Zaia, ad Affaritaliani.it: "Dimettermi? E perché?". E ancora: "Nulla da ritrattare"
"La ragazza dice che la morte della sorella è colpa della società patriarcale, che purtroppo non esiste più. Dico purtroppo perché forse aveva valori più sani dei modelli che cita lei e che propone"
"Dimettermi? E perché? Ho espresso pareri, quando il Pd dice le sue opinioni io non chiedo le dimissioni". Così Stefano Valdegamberi, consigliere regionale veneto della Lista Zaia, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se intenda dimettersi come chiesto dal Partito Democratico dopo le affermazioni su Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la ragazza uccisa nei giorni scorsi. Caso che ha portato all'arresto in Germania dell'ex fidanzato Filippo Turetta.
Ritratta le sue affermazioni? "Francamente non saprei che cosa ritrattare. Ho espresso le mie opinioni senza offendere nessuno. Lei ha offeso tutti i maschi adulti definendoli stupratori e incitando a modelli sociali discutibili. Il problema della società di oggi è che non ci sono più i valori e il senso di responsabilità nei giovani, a cui vengono detti troppi sì e pochi no. Poi quando arriva qualche no di troppo perdono la testa".
Valdegamberi prosegue: "La ragazza dice che la morte della sorella è colpa della società patriarcale, che purtroppo non esiste più. Dico purtroppo perché forse aveva valori più sani dei modelli che cita lei e che propone. Sono andato a vedere sui social e ci sono da parte di questa ragazza citazioni blasfeme, sataniste si parla in inglese come di Lucifero il suo preferito. E' questo il nuovo modello che propone? Sappiamo bene in Italia e all'estero quali gravi fatti di cronaca hanno generato il satanismo, che non c'entra con questo caso, ma non è assolutamente un modello alternativo a quello patriarcale. Che in Italia non esiste più, anche perché, ad esempio, a casa mia comanda mia moglie", conclude Valdegamberi.