Politica

Effetto vittoria di Bucci in Liguria: governo più forte (nonostante la manovra), Schlein nei guai per aver mollato Renzi

Di Alberto Maggi

Il peso del flop M5S. Rivincita Lega su FI. L'analisi

Che cosa accade a livello nazionale dopo le elezioni regionali in Liguria


La vittoria anche se risicata di Marco Bucci alle elezioni regionali in Liguria fa tirare un sospiro di sollievo alla maggioranza e al governo, all'indomani di una manovra economica prudente e che ha scatenato non poche polemiche soprattutto sul fronte sanità, sulla mancata riduzione della pressione fiscale oltre 40mila euro di reddito lordo all'anno (salvo colpi di scena improbabili in sede di conversione parlamentare) e per i "miseri" tre euro di aumento delle pensioni minime. 

Non era poi facile considerando il contesto e la bufera giudiziaria che ha travolto l'ex Governatore Giovanni Toti. Effetto che alla fine non ha penalizzato più di tanto il Centrodestra. Ma Bucci, candidato civico e moderato, è riuscito a intercettare molti voti centristi, probabilmente anche renziani, nel segno della discontinuità con l'amministrazione Toti. Fratelli d'Italia si conferma primo partito della coalizione dando così manforte a Giorgia Meloni nella sua azione politica sulla Legge di Bilancio e non solo, anche se rispetto alle Europee di giugno il partito della premier ha subito un forte calo di consensi. Nel complesso, comunque, il governo esce rafforzato di questo voto. Non era facile tenere la Liguria dopo la bufera su Toti e visto che sei mesi fa i sondaggi davano certa la sconfitta del Centrodestra

La Lega davanti a Forza Italia, certamente penalizzata dalle due liste centriste del candidato Bucci, rilancia Matteo Salvini dopo lo smacco subito alle elezioni europee con il sorpasso subito da parte degli azzurri di Antonio Tajani. Sul fronte del Centrosinistra, il Pd - prima forza politica in regione - si conferma il partito guida ma visto anche il flop clamoroso e atteso del M5S, figlio della lite infinita e ormai insanabile tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, rischia di scatenare non poche polemiche, non solo sul defunto campo largo ma anche all'interno del Pd con l'ala moderata che considera un grave errore inseguire i 5 Stelle mollando Renzi che sarebbe stato decisivo per battere Bucci e far vincere Orlando. Proprio ora che la Legge di Bilancio sta dividendo il Centrodestra - con Lega e Forza Italia che chiedono modifiche in Parlamento, e FdI che chiude -, le opposizioni perdono una grande occasione per sferrare un colpo all'esecutivo e si ritrovano a litigare nuovamente. 

Walter Veltroni e Massimo D'Alema sono caduti da segretari Dem proprio dopo due sconfitte alle elezioni regionali. Non sarà la sconfitta in Liguria a far dimettere Schlein ma un campanello d'allarme risuona al Nazareno. Anche perché se il Pd dovesse perdere anche l'Umbria a novembre (i sondaggi danno avanti nettamente la presidente della regione Donatella Tesi) per Schlein si metterebbe male. Impensabile un flop del Centrosinistra in Emilia Romagna, anche se un successo solo di misura e non ampio sarebbe vissuto come un altro mezzo flop.