Politica
Forza Italia,ex sindaco Castelli lascia: "Partito ammicca al Pd. Misura colma"
"La misura e' colma: errare e' umano ma perseverare e' diabolico. Sono cresciuto nel Msi e maturato in Alleanza Nazionale; sono stato eletto nel Pdl nel 2009 e ho portato in dote a Forza Italia un'amministrazione che nel 2014 ha raggiunto il 60% dei consensi. La stella polare della mia vita politica mi porta ad essere sempre e comunque alternativo al Pd e alla sinistra. Nelle Marche, in Forza Italia qualcuno mi considera di troppo".
L'ex sindaco di Ascoli Guido Castelli lascia Forza Italia e su Facebook spiega i suoi motivi: "Rispetto le scelte di tutti ma prima ancora rispetto i miei principi e la mia cultura politica. Continuero' a impegnarmi nel centrodestra, come prima e piu' di prima, ma nessuno puo' pensare di arruolarmi nell'equipaggio della squadra avversaria. Le battaglie le concludo sempre e solo dalla stessa parte in cui le ho iniziate. Me lo hanno insegnato quando avevo i calzoni corti".
Il partito, a suo avviso, ha commesso numerosi errori: "Aver ripudiato il buongoverno degli ultimi dieci anni reclutando i peggiori avversari della nostra amministrazione, aver escluso il sindaco uscente da ogni decisione ma soprattutto l'errore politico di aver rinnegato l'alleanza con Fratelli d'Italia e Lega per abbracciare il Pd e i suoi accoliti antisovranisti".
“Non possiamo consentire che l’entropia, o peggio, l’egoismo di qualcuno, distruggano tutto. Bisogna muoversi in fretta, azzerare tutto e ripartire con coloro che saranno scelti dal popolo di centrodestra di ogni luogo”. Così Giovanni Toti, commentando sul suo profilo Facebook l’uscita di Castelli.
"Un altro amico che ci saluta - esordisce Toti - Dopo dieci anni di ottimo lavoro come sindaco di Ascoli, dopo aver portato in una città difficile per noi la nostra coalizione al 60% durante il suo governo, oggi anche Guido Castelli ha deciso di uscire da Forza Italia. Lo ha fatto, comprensibilmente, dopo aver fatto campagna elettorale per il candidato del centro-destra, che ha vinto, nonostante Forza Italia non abbia presentato la lista a suo sostegno. Lo ha fatto dopo che gli esponenti riconducibili al nostro movimento in consiglio comunale ieri hanno preferito votare per il Presidente dell’Assemblea proposto dal Pd, invece che per quello proposto dal centrodestra, per altro anch’egli uscito da Forza italia. Ora, senza entrare nel merito della vicenda, dopo i precedenti addii del sindaco di Catania, del sindaco di Avola, di consiglieri regionali, di parlamentari, c’è ancora qualcuno che sostiene che non serva azzerare tutto al più presto? Che non serva andare a un confronto ovunque, città, regioni e Paese per far scegliere ai nostri sostenitori e militanti la linea politica e la classe dirigente?".