Politica
G7, Meloni ha fatto male: Borgo Egnazia è finto. Pesante la risposta di Merlo
Borgo Egnazia non riesce a rappresentare adeguatamente il ricco patrimonio artistico e culturale italiano: la stoccata del giornalista di Repubblica
Borgo Egnazia non rapppresenta l'Italia: la denuncia di Francesco Merlo
Il giornalista Francesco Merlo non fa sconti nel rispondere al lettore di Repubblica riguardo alla controversa decisione di ospitare il G7 a Borgo Egnazia (Brindisi). Nel dettaglio, il lettore, richiamando il proprio passato da assessore, ricorda quando Borgo Egnazia, insieme ad altre 31 strutture, vanne autorizzata dal Consiglio comunale nel 2000, e giustifica l'intervento come una mossa per promuovere il turismo di alta qualità e creare occupazione in un'area in precedenza desolata.
Merlo, tuttavia, risponde senza mezzi termini. Pur riconoscendo l'importanza dell'investimento turistico e la creazione di posti di lavoro grazie a strutture di alta gamma, critica aspramente la scelta di Meloni di ospitare il G7 a Borgo Egnazia. Come prova della sua posizione, cita il New York Times che, pur elogiando Meloni per la politica, ha stroncato la scelta definendo Borgo Egnazia un "villaggio Potëmkin".
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Diretto e incisivo, Merlo denuncia che Borgo Egnazia non riesce a rappresentare adeguatamente il ricco patrimonio artistico e culturale italiano. Mettendo a confronto Borgo Egnazia con luoghi autentici come Castel del Monte e Alberobello, il giornalista ammonisce che l'imitazione di modelli stranieri rischia di compromettere l'autenticità italiana, portandola verso un terreno di kitsch pericoloso. Merlo è categorico nel suo giudizio: l'Italia, tentando di emulare altri paesi, corre il rischio di perdere la sua identità culturale, un avvertimento che suona particolarmente forte in occasione di un evento internazionale di tale importanza come il G7.
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