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Giustizia, il governo accelera sulle riforme. Magistrati verso lo sciopero

di redazione politica

Il ministro della Giustizia Nordio: "Coniugare presunzione di innocenza e certezza pena"

Infine sulle intercettazioni Sisto ha concluso: "In questa fase ci preoccupiamo solo di tutelare i terzi, cioe' coloro che non sono indagati e si trovano esposti a violazioni della loro riservatezza. Occorre limitare la diffusione dei dati relativi a soggetti incolpevoli che si trovano agganciati al processo penale per ragioni casuali e contingenti". 

I magistrati verso lo sciopero per l’azione disciplinare sul caso Uss

I magistrati intanto attaccano il ministro Nordio per la sua azione disciplinare contro i colleghi che hanno dato i domiciliari al miliardario russo Artem Uss, poi fuggito. Le toghe protestano contro il Guardasigilli anche per le riforme che sembrano prendere forma, ma che non sono mai state illustrate e che comunque, per quanto se ne racconta sui giornali, non piacciono al ceto togato.

Nordio: "Coniugare presunzione di innocenza e certezza pena"

"Presunzione di innocenza e certezza della pena siano due facce inscindibili del garantismo. In questa duplice, convergente direzione intendono muoversi le riforme in cantiere, continuando a lavorare per superare una visione carcero-centrica della pena". Così parlava ieri il ministro della Giustizia intervenendo - alla presenza del capo dello Stato - alla cerimonia di inaugurazione a Napoli di una sede della Scuola superiore della magistratura.

"La Costituzione - ha ricordato Nordio - parla di pena, non di carcere. E la pena talora può essere più efficace se espiata - per alcuni reati - attraverso misure e percorsi adatti ai profili, anche molto diversi, dei detenuti e favorirne il reinserimento nella società dei liberi". Parlando della scuola, il ministro sottolinea che la formazione di una comunità ampia di operatori del diritto è "la strada maestra per contribuire a consolidare l'essenziale fiducia dei cittadini nella giustizia e in chi la amministra, a cominciare da una magistratura autenticamente indipendente e autonoma, baluardo di ogni stato democratico". Per il Guardasigilli serve "una giustizia capace di rispondere tempestivamente alle legittime domande di chi ha subìto le conseguenze di un reato e allo stesso tempo in grado di tutelare i diritti - e la reputazione - di chi, anche sotto indagine, è presunto innocente, nel bilanciamento con altri diritti costituzionalmente garantiti come la libertà di stampa".