Politica
Altro che giustizia, il rapporto choc: in Italia ogni mese 100 persone vengono arrestate ingiustamente
I detenuti sono risultati estranei ai fatti nel 75% dei casi



Giustizia, quei 1293 arresti ingiusti in Italia in un anno. Un record che allarma
Mentre prosegue lo scontro tra governo e giudici che riguarda diverse questioni, dai migranti in Albania alla separazione delle carriere, al caso Almasri, spunta una relazione del ministro della Giustizia destinata a far discutere. Nordio ha presentato in Parlamento un dossier relativo agli arresti ingiusti in Italia e i numeri sono davvero preoccupanti. Si tratta - riporta Il Giornale - di quarantasette pagine di cifre, dati e statistiche. Il punto più dolente è quello delle ingiuste detenzioni (diverse dagli errori giudiziari non contemplati dal documento del ministero) in merito alle quali si legge che nel 2024 le domande accolte sono state 1.293 contro le 1.120 dell'anno precedente. Calcolatrice alla mano, parliamo di oltre cento casi al mese, tre e mezzo al giorno, per la precisione.
Leggi anche: Schlein attacca Meloni: "Ora abbandoni il cappellino di Trump e si schieri"
A rendere la fotografia ancora più fosca - prosegue Il Giornale - c'è poi il fatto che quasi il 75% delle richieste di riparazione vengono accettate a seguito "dell'accertata estraneità della persona ai fatti a lei contestati". Nel restante 25% dei casi, invece, era stata la misura cautelare disposta a risultare illegittima. Questa relazione è destinata a fare rumore anche se il governo adesso cercherà di abbassare i toni in attesa di due date importanti, quella del 25 febbraio in cui la Corte europea si pronuncerà sulla definizione di "paese sicuro" per quanto riguarda i migranti e quella del 5 marzo, in cui ci sarà l'atteso confronto tra il nuovo presidente dell'Anm Cesare Parodi e la premier Meloni a Palazzo Chigi.