Politica
Versace: "Forza Italia ha fatto un danno all'Italia facendo cadere Draghi"
Giusy Versace: "Non sono la ruota di scorta di nessuno. Ora sarò al fianco di persone coi miei stessi valori"
Intervista di Affaritaliani.it alla deputata Giusy Versace, che ha da poco lasciato Forza Italia
Così anche lei, onorevole Giusy Versace ha deciso di lasciare Forza Italia ma col rischio di fare da ruota di scorta al Pd – come dicono i suoi ex colleghi - in questa campagna elettorale?
“Innanzitutto chi dice che affronterò una campagna elettorale? Mi sono sempre vista come una persona prestata alla politica vivendo questa legislatura giorno per giorno e senza mai pensare troppo al futuro lavorando con impegno e soprattutto coerenza. Se continuerò a farlo, sarà nei modi che riterrò opportuno affianco a persone con i miei stessi valori e che ci credono almeno tanto quanto me. Non mi sento la ruota di scorta di nessuno".
Ma qual è la prospettiva politica che pensa per sé?
"Di certo continuerò a prestare il mio volto, il mio nome ed io mio tempo alle cause nobili per cui mi sono sempre battuta, devo solo decidere se continuare a farlo fuori o dentro le istituzioni in base anche alle mie priorità e restando fedele ai miei valori cattolici e liberali".
Non le sembra paradossale lasciare adesso FI, alle soglie di un possibile governo di centrodestra?
"Sarebbe stato paradossale non farlo proprio adesso. Chi mi conosce bene sa che non agisco per calcoli opportunistici come spesso avviene, ma guidata da buon senso e generosità, doti che mi sono sempre state riconosciute e che avrebbero potuto distinguere ancora una FI che non votando più la fiducia a Draghi si è resa complice di un’ulteriore crisi per il nostro Paese e che a mio avviso si poteva evitare. Ho lasciato Forza Italia proprio per non tradire me stessa, i miei valori ed ideali che, 4 anni fa, mi hanno spinta a cogliere questa nuova sfida per portare avanti le mie battaglie sulla disabilità, le pari opportunità e lo sport anche in Parlamento. Di questo ho già ringraziato il presidente Berlusconi e tutto il gruppo ma la delusione e l’amarezza per le scelte fatte, i toni ed i termini utilizzati, con attacchi anche di carattere personale, non li ho condivisi e mi hanno creato non poco disagio. Per coscienza non ho visto altra scelta!".