Governo, Berlusconi aiuta Gentiloni in cambio della sua riabilitazione
Corte Ue, moral suasion del governo e Forza Italia...
"Mi hanno messo fuorigioco e non vedo leader in circolazione..." ha affermato uno sconsolato Silvio Berlusconi in un incontro riservato con i suoi più stretti collaboratori. L'ex Cavaliere non si capacita della sua condizione di 'decaduto' e spera nella sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo per togliersi dalla spalle la conseguenza più ingombrante delle sue vicende giudiziarie, ovvero l'ineleggibilità per quattro anni in base alla Legge Severino. Il leader di Forza Italia ha incaricato un pool di avvocati specializzati in materia, sotto la supervisione del fidatissimo Niccolò Ghedini, per ottenere l'agognata riabilitazione da Strasburgo. Berlusconi si sente un'anatra zoppa e punta, attraverso questa task force legale, a tornare da protagonista al tavolo che conta con piena libertà di movimento, a cominciare dalla partita sulla legge elettorale.
L'ex Cav spera anche nella moral suasion del governo Gentiloni ed è per questo motivo - spiegano fonti qualificate di Forza Italia - che poco prima di Natale ha assicurato la massima disponibilità a collaborare con l'esecutivo e non solo sulle banche e sulla legge elettorale. Berlusconi non vuole assolutamente che la guida del Centrodestra sia nelle mani del "populista" Salvini e quindi punta sul rinvio sine die delle elezioni nella speranza che nel frattempo la Corte Ue lo riabiliti. Ecco perché i big di Forza Italia in Parlamento, seppur confermando la loro opposizione al governo, parlano quotidianamente di "clima diverso" rispetto a quando a Palazzo Chigi c'era Matteo Renzi. C'è chi è pronto a scommettere che qualora l'esecutivo si trovasse in difficoltà a Palazzo Madama, considerando anche la posizione dei verdiniani che sono fuori dal governo, qualche senatore azzurro sarebbe pronto a non partecipare alle votazioni chiave o a darsi malato proprio per salvare Gentiloni. Il tutto in cambio della moral suasion del premier sulla Corte Ue.