Politica
Governo, Meloni trema. Berlusconi valuta lo strappo. FdI: "Si torna al voto"
Governo, rumor clamoroso. Berlusconi, deluso, valuta l'appoggio esterno. Inside
Governo, scouting di Renzi (con Gianni Letta) in Forza Italia, soprattutto al Senato. Terremoto in vista?
Molti indizi e tanti rumor. Lo scenario è clamoroso e ancora sottotraccia. Nulla di ufficiale. Ma l'ipotesi che circola nei Palazzi romani della politica è davvero clamorosa. Che Forza Italia e in particolare Silvio Berlusconi non siano contenti dei primi passi del governo Meloni è evidente. Sulla Legge di Bilancio gli azzurri hanno ottenuto solo l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75 e sul contestato mancato rinnovo del taglio alle accise sui carburanti, almeno per il momento, Forza Italia è uscita con le ossa rotte. E' passata la linea della premier Giorgia Meloni e dei suoi fedelissimi di Fratelli d'Italia.
A parte l'ottimo lavoro diplomatico di Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier molto impegnato sulla scena europea e internazionale, il partito di Berlusconi non incide. Praticamente assenti dalla scena politica gli altri rappresentanti azzurri nell'esecutivo. Anche la mancata ratifica del Mes con la richiesta di Meloni e del ministro Giancarlo Giorgetti di ulteriori approfondimenti all'Unione europea non è piaciuta ad Arcore. Per non parlare dell'incontro tra la presidente del Consiglio e Manfred Weber, leader del Ppe, per creare un asse Conservatori-Popolari alle elezioni europee del 2024 che se da un lato punta a mandare le sinistre e in particolare i Socialisti all'opposizione a Strasburgo e a Bruxelles dall'altro esautora Forza Italia e le toglie quel ruolo di rappresentare il Ppe in Italia. Per non parlare dei sondaggi che vedono una Lega in ripresa tra il 9 e il 10% e gli azzurri ormai sotto il 7, ampiamente superati dal duo Calenda-Renzi. Forza Italia ha 44 deputati e 18 senatori ed è decisiva in entrambi i rami del Parlamento e, almeno numericamente, non può essere sostituita dal Terzo Polo. Che comunque ha ben altri progetti che quelli di fare la stampella di Meloni.
E' così che prende in corpo in Transatlantico l'ipotesi che Berlusconi stia valutando nelle prossime settimane, o forse nei prossimi mesi, l'appoggio esterno. Se le cose non cambiano e Forza Italia non riesce a incidere anche sui temi economici, non è escluso lo strappo con il ritiro di ministri e sottosegretari e, appunto, l'appoggio esterno al governo. Ma fonti qualificate di FdI subito bocciano l'ipotesi, "non se ne parla nemmeno. Avanti tutti insieme o si torna subito alle urne", fanno sapere dalla destra. Il tutto mentre altri rumor, insistenti, parlano di uno "scouting" da parte del leader di Italia Viva ed ex premier (in collaborazione con Gianni Letta che non ha mai gradito il ruolo di Forza Italia ancella di Meloni) soprattutto al Senato tra i delusi di Forza Italia, quelli più moderati e centristi e soprattutto quelli rimasti fuori dalle nomine di governo. Tutto può accadere e vedremo nelle prossime settimane, ma, stando almeno ai rumor, qualcosa bolle nella pentola della politica.