Politica

Governo, Cdm a Palazzo Chigi: si valutano interventi per il caro benzina

Sul tavolo del Consiglio dei ministri anche la proroga del payback per i dispositivi medici al 30/4

Consiglio dei ministri, si valutano interventi sul caro benzina. All'ordine del giorno il payback per i dispositivi medici al 30/4 e il decreto per la ricostruzione delle zone terremotate in Centro Italia

Oltre ai temi all'ordine del giorno, nel Consiglio dei ministri si valutano provvedimenti contro il caro benzina. La riunione ci sarà dopo l'incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale Giuseppe Zafarana. Un incontro per valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle all'aumento dei prezzi dei carburanti.

Anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a chi gli chiedeva se il governo stesse valutando nuovi provvedimenti per calmierare i prezzi della benzina, aveva dichiarato: “In cdm ragioneremo se – fra guerra, caro-materiali e caro-materie prime – sia il caso di intervenire e ci siano denari per intervenire”.

Due i punti all’ordine del giorno oggi, 10 gennaio, nella seduta del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi. Primo tra tutti il decreto legge con disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per dispositivi medici: secondo la bozza del testo, infatti, il termine per il versamento del payback pregresso da parte delle aziende biomedicali, pari a 2,2 miliardi, è prorogato dal 15 gennaio al 30 aprile 2023.

Consiglio dei ministri, all’ordine del giorno un dl Ricostruzione sui lavori nel Centro Italia

Presentato, poi, un decreto legge con interventi urgenti in materia di protezione civile e di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi. "Il commissario straordinario del governo per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016" trasmette al governo "entro il 31 maggio 2023 una relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione, anche al fine di individuare eventuali ulteriori misure di accelerazione e semplificazione da applicare agli interventi di ricostruzione nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016".