Politica
Governo, Conte non ha più scelta. I numeri al Senato mancano, deve dimettersi
Nel possibile Conte ter entrerebbero i centristi e tornerebbe Italia Viva con Renzi
Governo, Conte non ha più scelta. I numeri al Senato mancano, deve dimettersi
La crisi di governo è ormai quasi certa. Il premier ha capito che i numeri in Senato non ci sono più e adesso non ha altra strada che quella delle dimissioni, che già oggi - si legge sul Corriere della Sera - potrebbe rassegnare a Mattarella, per riaprire una nuova fase, quella del Conte ter. Si chiamerebbe «governo di salvezza nazionale», ma non sarebbe altro che un Conte 3, basato su una maggioranza allargata a pezzi dell’area moderata del centrodestra e di cui farebbe parte anche Renzi. È questo il progetto al quale si lavora da alcuni giorni e sul quale si attende per oggi il responso del premier, che dovrebbe sciogliere la riserva e decidere se salire al Quirinale per formalizzare la crisi prima del voto in Parlamento sulla giustizia. L’operazione prevede che Conte, dopo le dimissioni, rivolga un appello a tutte le forze politiche affinché collaborino a un governo di «salvezza nazionale»: dando per scontata la contrarietà di Lega e Fratelli d’Italia a Conte, dovrebbe invece materializzarsi l’appoggio al progetto dei centristi, in attesa che anche un pezzo di Forza Italia aderisca.
Il passaggio dal Conte 2 al Conte 3 - prosegue il Corriere - avverrebbe sotto la garanzia di una rete di protezione, una sorta di «crisi pilotata » che inizierebbe con le dimissioni del premier, passerebbe per la richiesta al capo dello Stato di un reincarico per formare un nuovo governo sulla base dell’«appello», e si concluderebbe con il voto di fiducia in Parlamento. Così verrebbe sancito un compromesso dal sapore democristiano che imporrebbe (quasi) a tutti un sacrificio. Conte resterebbe a Palazzo Chigi,ma il suo ruolo sarebbe ridimensionato, e in attesa del fatidico semestre bianco dovrebbe intanto cambiare gli equilibri della squadra alla quale si era affezionato.