Politica

Governo, Mantovano: “Non può essere deciso tutto in Europa”

"Governo non ricattabile, a partire dalla Giustizia"

«Giusto combattere la battaglia contro l’utero in affitto»

Il Parlamento sta votando una legge per rendere l’utero in affitto un reato universale. Ma non è una battaglia ormai superata, ha chiesto il direttore di Tempi, Emanuele Boffi, a Mantovano? «Sta scomparendo l’identità della donna, ed è una tragedia».

Con la pratica dell’utero in affitto «siamo alla linea di confine, siamo consapevoli che questa è una battaglia che non può essere combattuta solo con una norma penale, ma è una modifica normativa che dà il segno di un cambio di passo». Il divieto di utero in affitto in Italia è sancito con una legge che ha vent’anni, ma che è stata aggirata andando in nazioni dove la pratica è permessa e tornando in Italia per farsi riconoscere il figlio così “prodotto” grazie a sindaci «che dicono che va tutto bene. Noi vogliamo che se un italiano ha questa condotta all’estero valga come se fosse fatta qui».

Non poteva mancare un affondo sulla sfida più importante che l’Italia deve affrontare, l’inverno demografico. Il governo, ha ricordato Mantovano, si è dato l’orizzonte temporale dei cinque anni, «nella legge di bilancio abbiamo messo quello che si poteva, ma stiamo pensando a misure con carattere di stabilità. Anche questa comunque è una battaglia culturale. Il successo di un popolo ci sarà quando la curva demografica riprenderà a crescere. Perché succeda dobbiamo tornare al ratzingeriano “vivere come se Dio esistesse”, guardare alla tradizione e trarne spunto. È una sfida che riguarda tutti noi, non solo il governo o le maggioranze. Mettere al mondo un figlio è l’atto di speranza più grande che si possa fare, fuori dalla retorica e da ogni predica».