Politica
Governo, su Siri "Affari Italiani" è in fallo. Ecco perché
Ospitiamo il contributo del signor Massimiliano Fazzi, anche se è doveroso sottolineare che raccontiamo ciò di cui veniamo a conoscenza senza parteggiare per una tesi o per l'altra. Abbiamo scritto quello che abbiamo appurato da fonti autorevoli, che è proprio il senso del nostro mestiere
Egregio Direttore,
trovo deludente l'improvvido appiattirsi di "Affari Italiani" sulle posizioni M5S nel caso Siri, e specialmente sul discutibile atteggiamento di un Di Maio sempre più arrogante, insultante (e volgare), manifestamente in preda al panico per carenza di consensi da poter offrire al clan Casaleggio per giustificare il proprio ruolo politico.
Avrei riflettuto, prima di pubblicare l'ipotesi del cronista Alberto Maggi - "Governo, Siri: trovata la soluzione. Revoca diretta da parte del premier" - incompatibile con il nostro ordinamento, che non è quello di una repubblica presidenziale. Per poter revocare il mandato di un membro del Governo occorre un decreto del Presidente della Repubblica, e vorrei proprio vedere se Mattarella si presterebbe a firmarlo, senza motivazioni giuridiche apprezzabili, né serie divergenze operative con le politiche dell'esecutivo. Siri dovrebbe dimettersi perché Di Maio non lo vuole nel SUO governo? Mi pare di vedere il sorriso sornione del Presidente Mattarella, in faccia a Conte, ove costui accampasse davvero una richiesta così inconsistente.
Invito anche a riflettere sull'essenza dello Stato di Diritto, sul significato della Rappresentanza Parlamentare, sui fondamenti della democrazia liberale. Queste dovrebbero essere le "regole del gioco" anche per il Movimento 5 Stelle. Non possono imporre agli altri soggetti istituzionali quelle caratteristiche illiberali che li contraddistinguono, quali il giustizialismo, il massimalismo, quel disprezzo delle regole, delle idee altrui (e delle persone) che spacciano per "cambiamento".
Cordiali saluti
Massimiliano Fazzi
Egregio Direttore, La ringrazio per la cortese ospitalità. Anche se ultimamente ho avuto sensazione di un'indulgenza notevole accordata dal Suo giornale al Movimento 5S e a Di Maio, riconosco volentieri alla Redazione apertura non comune e, per dirla con le Sue parole, un grande senso del Vostro mestiere. Un cordiale saluto Massimiliano Fazzi |