Governo, voto Senato anche ai 18enni. Renziani fuori dall'aula per protesta
Il Governo litiga su tutto. Questa volta tocca alla riforma per concedere il voto al Senato anche per i 18enni, che passa con 125 sì e 84 astenuti - si legge sul Corriere della Sera - ma non con i voti di Italia Viva, che insieme a quella modifica chiedeva anche di aggiungere l'abbassamento per l'età degli eletti a Palazzo Madama, da 40 a 25 anni. I gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia viva escono dall’emiciclo e non partecipano al voto. A questo punto il testo tornerà in commissione Affari costituzionali a Montecitorio per la terza lettura con l’obiettivo di ritornare in Senato entro l’anno per l’approvazione definitiva.
Era questa una delle mini riforme costituzionali, prevista nell’accordo di maggioranza, siglato lo scorso gennaio. Ma non è filato tutto liscio. Lo scontro si è consumato perché si sarebbe voluto introdurre anche l’abbassamento dell’elettorato passivo da 40 a 25 anni, approvato in commissione ma poi cancellato in aula. La vicecapogruppo renziana Laura Garavini sbotta: "Viene meno all’accordo di maggioranza sulle riforme, che aveva espressamente previsto questo punto". "Svecchiare il Parlamento — insiste — deve significare anche consentire ai 25enni di entrare in Senato e di rinnovare la classe dirigente parlamentare del nostro Paese".
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