Il blog di Grillo non è di Grillo: ecco chi gestisce migliaia di dati
Beppe Grillo ha detto il vero: il blog non è suo, bensì di Emanuele Bottaro. Ma, altra cosa peculiare è che i contatti tecnici fanno capo alla Olivetti
Beppe Grillo non è proprietario del suo blog. Anzi, di più, il comico "non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio, del Blog, né degli account Twitter, né dei Tweet e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato."
Questo si legge nel post su Facebook di Francesco Bonifazi, tesoriere del PD, che racconta una “storia simpatica simpatica”. Ovvero che il capo politico del M5s, denunciato da Bonifazi a nome di tutta la comunità PD accusata sul sacro blog di essere “collusa” e di avere “le mani sporche di petrolio e denaro” ha depositato una memoria difensiva in cui si dissocia da quella che, fino a ieri, tutti pensavano fosse la creatura dell’ex comico genovese.
O meglio, quasi tutti. In realtà, chi avesse fatto una semplice ricerca per risalire al proprietario del dominio beppegrillo.it avrebbe scoperto facilmente che in realtà si tratta di tale Emanuele Bottaro, di Modena, ex presidente di un’associazione di consumatori e già finito in tribunale in una causa intentata da Mario Borghezio qualche anno fa. L’Onorevole Borghezio aveva infatti sporto denuncia per diffamazione per essere stato definito sul blog “condannato in via definitiva”, dichiarazione non corrispondente al vero. La causa, iniziata addirittura dieci anni addietro, nel 2007, si chiuse nel 2014.
Nell’occasione, a presentarsi in tribunale non fu dunque Beppe Grillo, bensì per l’appunto Emanuele Bottaro, anche se un Grillo – in ogni caso – era presente in aula: l’avvocato Enrico Grillo, nipote dell’ex comico genovese, e difensore di Bottaro.
Quest’ultimo si definisce amico di Beppe. «Gli ho chiesto se potevo registrare il suo nome nel 2001 prima che qualcun altro lo facesse» spiegava Bottaro a Panorama qualche anno fa, «ed è rimasto a me. Ho una delega ma non ho accordi di tipo economico o di tutela legale. Nel mio piccolo, partecipo in questo modo al movimento». “Da quando Grillo ha intrapreso la carriera politica, scriveva sempre su Panorama Davide Casati, “Bottaro non ha vita facile perché capita che alcune querele arrivino direttamente a lui. «Il grosso arriva a Beppe. Io ne voglio stare fuori, non ho incarichi nel movimento e non mi va di averne perché ho una famiglia». A soccorrerlo legalmente in questi casi è Enrico Grillo, nipote del comico e avvocato penalista del foro di Genova.”
Beppe Grillo ha quindi detto il vero. Il blog non è il suo, bensì di Emanuele Bottaro. Ma, altra cosa peculiare è che, facendo una ricerca con whois.net, si scopre che i contatti tecnici del blog fanno capo alla sede legale della Olivetti (Via Jervis 77, Ivrea Torino). La stessa Olivetti in cui iniziò l’avventura professionale di Gianroberto Casaleggio. La stessa Olivetti che è società del Gruppo Telecom, contro cui Grillo si è scagliato una marea di volte. Scatole cinesi in cui si aprono altre scatole cinesi e così all’infinito.Ora si tratta di porre, in nome della trasparenza tanto sbandierata dal M5s queste semplici domande: se il capo politico del M5s non è il proprietario dell’house organ ufficiale del partito, chi è a gestire veramente il blog di Beppe Grillo? Chi scrive i post? Chi li pubblica? Chi è la mente dietro a tutto?
Domande che diventano sempre più cruciali nel momento in cui quello stesso movimento si avvicina a occupare Palazzo Chigi e ad acquisire i dati sensibili di tutti gli italiani.