L'affondo di Dibba su Emiliano è un caso. Crimi: "Non è un attacco al Pd"
In rivolta una parte del Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle punta, compatto, sulla vittoria del si' al referendum costituzionale che taglia il numero dei parlamentari, ma resta, e non solo sullo sfondo, il nodo delle alleanze con il partner di governo, il Pd, nella partita che in contemporanea si gioca sulle elezioni regionali. Ha fatto 'rumore' in questa giornata di chiusura della campagna elettorale la discesa in campo, questa sera a Bari, di Alessandro Di Battista che sara' sul palco al fianco alla candidata M5s alla presidenza della Puglia, Antonella Laricchia, e all'ex ministro per il Sud Barbara Lezzi. Una mossa la cui lettura in chiave anti Emiliano, governatore uscente sostenuto nella sua nuova corsa dai Dem (e dunque in chiave anti Pd, socio di maggioranza), viene subito fermata dal capo politico del Movimento, Vito Crimi: La rivolta di una parte del Movimento 5 stelle contro Alessandro Di Battista per il suo post contro Michele Emiliano e' una "ricostruzione fantasiosa. Io sono contento che ci sia Alessandro Di Battista e che scenda in piazza" ha detto.
"Nessuno di noi ha risparmiato attacchi a Emiliano, che pero' non sono attacchi al Pd. Emiliano e' un presidente di Regione al quale abbiamo fatto opposizione per 5 anni, e' normale che noi lo attacchiamo", ha concluso. Senza mancare poi di osservare: rispetto all'appello del Pd al voto disgiunto alle prossime regionali, "io credo che l'elettorato M5s reagira' al contrario. Forse avrebbero dovuto pensarci 5 anni fa i presidenti di Regione uscenti a convincere l'elettorato M5s. Anzi, chiedo un voto disgiunto al contrario: votiamo i candidati M5s per dare una possibilita' di cambiamento rispetto al passato". Intanto, 'alzando' lo sguardo a livello nazionale ha precisato: "Non c'e' nessun rimpasto all'ordine del giorno. Nessuno ci ha posto questa questione. Stiamo lavorando uniti per mettere insieme tutti i progetti del Recovey plan, per noi essenziale per il Paese.
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