Politica

La minoranza Pd avverte Renzi: “Stop all’alleanza con Alfano”

Davide Zoggia, deputato di spicco della minoranza del Partito Democratico, intervistato da Affaritaliani.it, lancia un aut aut a Renzi sulla riforma del Senato: "Serve un confronto immediato per trovare una sintesi. Spero che il gruppo di Verdini  non sia nato con l'intento di sostituire i senatori dem". E sulle alleanze dice: "Stop all'intesa con l'Ncd, snatura il Pd".

Sulla riforma della Rai Orfini ha attaccato la minoranza del Pd che ha mandato sotto il governo sulla riforma del canone sostenendo che così il partito si smonta. Che cosa si sente di dire?
"E' un commento sbagliato. Il partito lo si smonta se al suo interno manca il dialogo e il confronto. Inoltre l'emendamento sul quale il governo è andato sotto non rappresenta un caso di Stato: è una questione minore. Ma sulla riforma del Senato la cosa è diversa..."

Ovvero?
"Credo che sia utile aprire immediatamente un tavolo di confronto. Ci sono 25 dem che hanno manifestato una posizione e meritiamo ascolto. Noi non lavoriamo per minare il governo visto che è anche il nostro. E poi non si può addebitare alla minoranza la figura fatta sul caso Azzollini".

In che senso?
"C'era una posizione della Giunta per le autorizzazioni chiara, la mail di Zanda che indica la libertà di coscienza, la Serracchiani che a babbo morto dice che bisognerebbe vergognarsi. Mi pare una posizione quantomeno ondivaga. E poi mi auguro una cosa..."

Quale?
"Che il gruppo di Verdini non nasca con l'intento di sostituire i senatori dem e sia una cosa interna a Forza Italia e non abbia nessun rapporto col Pd".

Ha questo sospetto?
"C'è un rallentamento dell'azione governativa che dovrebbe preoccupare e che noi siamo per rilanciare. A questo proposito la questione della Rai è esemplificativa".

Cioè?
"Renzi ha sbandierato che avremmo fatto la riforma della Rai, ma martedì ci ritroviamo a votare il nuovo cda con la Gasparri che abbiamo criticato aspramente. Questa non mi pare una posizione da rottamatore o da rivoluzionario. C'è una situazione di oggettiva difficoltà che non si può attribuire alla minoranza. Credo sia nell'interesse di tutti che il Pd si trovi in una situazione di compattezza:  gli appelli non convincenti come quelli di Orfini non vanno in questa direzione. E' necessario compiere atti che dimostrino la seria volontà di creare un'unità d'intenti".

Ma vorrei aggiungere una cosa...
"Oltre alle aule parlamentari, c'è un popolo di militanti e di elettori che sta nei territori e che si sente profondamente a disagio. Credo che per questo vada ascoltata la posizione di tutti per poi trovare una sintesi".


Intanto c'è chi, nella minoranza, invoca elezioni anticipate...
"Lavoro affinché il Pd vinca le prossime elezioni e per farlo bisogna che molte delle cose che abbiamo detto vengano fatte. Penso alla riforma costituzionale: se non la facessimo pagheremmo un prezzo altissimo. Le riforme vanno fatte, ma vanno fatte bene. Interrompere la legislatura ci porrebbe poi un problema di alleanze".

Quali?
"A sinistra abbiamo problemi e credo sia necessario mantenere un dialogo con gli amici usciti dal partito come Fassina e Civati. Inoltre, non posso pensare che il nostro futuro politico sia con l'Ncd con cui siamo al governo per una questione contingente. E' chiaro che costruire un'alleanza stabile con l'Ncd significa snaturare la funzione e la storia del Pd.  Noi siamo una forza di Centrosinistra che trare ispirazione dall’Ulivo: non siamo quel partito della Nazione che tanti evocano: ovvero un contenitore dove dentro c'è un po' di tutto".

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)