Politica
Autonomia, Lega: "Il Veneto ha atteso troppo. Ora veloci, vogliamo le competenze"
Parla Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta-Lega in regione Veneto: "Meloni sia abile diplomatica come con Trump e Musk o..."
Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta-Lega in regione Veneto, ad Affaritaliani.it
"Ricordo al Presidente Occhiuto che nel 2017 il 98,1% dei Veneti ha votato a favore dell'autonomia. Altro che “correre troppo” per l’autonomia: il nostro popolo ha portato anche troppa pazienza!". Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta-Lega in regione Veneto, intervistato da Affaritaliani.it, replica alle parole del presidente della Calabria Occhiuto che, dopo la bocciatura del referendum sull'autonomia da parte della Consulta, chiede tempi non rapidi per rivedere la riforma in Parlamento. Secondo Villanova, invece, "ci sono da fare le modifiche richieste dalla Corte, rispettando l'iter parlamentare, e dare il sacrosanto diritto dell'autonomia ai veneti. Un diritto previsto dalla Costituzione che le altre regioni possono anche non voler, ma che nessuno può negare al Veneto".
I tempi? "Visto che tutti hanno affermato, a partire dalla premier Meloni, che si tratta di una priorità mi aspetto che nei prossimi mesi il Parlamento proceda velocemente per sistemare i sette punti della Legge Calderoli evidenziati dalla Consulta. In Veneto non amiamo stare non le mani in mano: vogliamo le competenze alla nostra Regione per dare servizi migliori alla nostra gente. L'attesa è già stata troppo lunga e se la riforma finisse nella perfida palude romana, certo non staremo zitti a guardare".
Quanto alle prossime elezioni regionali in Veneto, Villanova dichiara: "Stiamo lavorando perché ognuno prenda atto di quello che i veneti già sanno e vogliono: Luca Zaia e la Lega alla guida del Veneto. Facessero un giro da noi invece che stare sempre a Roma e se ne renderebbero conto immediatamente. Ma visto che nei palazzi romani tutte le nostre richieste, della Lega e del Veneto, vengono respinte (a differenza dei miliardi delle nostre tasse che a quanto pare invece fanno comodo) e visto che il Veneto è stata l'unica regione a difendere l'autonomia di fronte alla Consulta, il prossimo candidato del Centrodestra alle Regionali deve essere della Lega".
"Zaia resta sempre la prima opzione, ma se qualcuno si arrocca sul no al terzo mandato, vogliamo un leghista candidato. Punto. Meloni si sta dimostrando molto abile nella diplomazia internazionale con Trump e Musk, mi auguro sia altrettanto abile anche con il Veneto perché sappiano a Roma e i partiti del Centrodestra che la nostra regione è dinamite pura pronta a esplodere se dovesse continuare questa ostruzione. L'opzione di correre da soli resta assolutamente in campo, anche se spero che Fratelli d'Italia e Forza Italia abbiano l'intelligenza politica di non commettere l’errore di non ascoltare la richiesta della Lega e dei veneti. Se contiamo anche la Sardegna andranno al voto sette regioni. Gli alleati possono serenamente tenere tutte le altre: per la Lega il Veneto ha un peso identitario, politico, ideologico e storico che altre regioni non hanno e quindi deve essere nostro il candidato", conclude il capogruppo leghista in Consiglio veneto Villanova.
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