Politica

Lega, Bossi fuori dalle liste. Strappo con Salvini vicino

Silvio Berlusconi sponsor del partitino del Senatùr anti-Lega

Torna l'ipotesi che Umberto Bossi lasci la Lega di Matteo Salvini. Il segretario federale ha confermato che proporrà al Consiglio federale del movimento di introdurre un limite di due mandati per gli eletti a qualsiasi livello. "L'hanno proposto diversi nostri esponenti, dai sindaci ai giovani, secondo me è giusto", ha affermato il segretario federale leghista. Il tema interessa tutta la classe dirigente, a partire proprio da Bossi e da un sua eventuale ricandidatura a Montecitorio. "Se passa il principio è un bene, altrimenti saranno comunque i militanti a scegliere le candidature. Secondo me, come linea di principio, mettere il limite al numero dei mandati per avere un ricambio ed energie nuove è fondamentale". I giornalisti hanno fatto notare a Salvini che un tetto ai mandati riguarderebbe anche il suo da europarlamentare. "Riguarda anche me, che sono a un mandato e mezzo in Europarlamento", ha confermato il segretario della Lega.

E' evidente che poi ci sarebbero alcune eccezioni, come ad esempio Giancarlo Giorgetti che certamente tornerà in Parlamento. Ma le parole di Salvini significano in modo evidente che è praticamente certo che Bossi non verrà ricandidato alle prossime elezioni politiche. Ed ecco che torna contemporaneamente l'ipotesi di una lista federalista-autonomista, con il placet di Berlusconi, guidata proprio dal Senatùr e da alcuni esponenti della vecchia guardia del Carroccio, come il veneto Gobbo, per sottrarre voti alla Lega. All'ex Cav farebbe molto comodo per cercare, con il proporzionale, di avere più voti di Salvini.