Lega, Bossi-Salvini verso il divorzio. Berlusconi "tenta" il Senatùr
Silvio Berlusconi vuole "farla pagare" a Matteo Salvini per la sua palese scalata alla leadership del Centrodestra. Su questo non ci sono dubbi. I quadri e i parlamentari della Lega Nord sono tutti fedelissimi del segretario federale, ma c'è all'interno del Carroccio qualcuno che apertamente contesta Salvini e che ha ancora un certo seguito nella base. L'ex Cavaliere punta su Umberto Bossi, fondatore del movimento ex padano, per la sua vendetta contro l'"altro Matteo". Le parole del Senatùr su Roma ("Voterei Bertolaso, Salvini sbaglia") sono il segnale che il vecchio asse delle cene del lunedì sera ad Arcore (quando Silvio era ancora a Palazzo Chigi e quando si cercava e spesso trovava la "quadra") si sta rinsaldando fortemente. Bossi ha ancora molti fedelissimi al Nord, specie tra i secessionisti e federalisti duri e puri (quelli che non hanno mai gradito la svolta italiana di Salvini), e quindi Berlusconi starebbe tentando di convincere il Senatùr a lasciare la Lega e a lanciare un movimento federalista, magari finanziato dall'ex Cav, che sia alleato di Forza Italia e che non abbia alcun legame con il Carroccio e Fratelli d'Italia. Un progetto certamente ambizioso ma che Bossi ha più volte evocato e, di fatto, non ha mai escluso in modo categorico. E' vero che deputati e senatori, così come la dirigenza leghista, sono tutti vicinissimi a Salvini, ma è altrettanto vero che sia Maroni sia Zaia hanno consigliato "cautela" al leader invitandolo ad evitare dolorosi strappi. E' del tutto evidente che i due presidenti di Regione - così come Toti dall'altra parte - governando in coalizione sono direttamente interessati ad abbassare il livello dello scontro, ma se non stupisce l'uscita di Maroni (da mesi i rapporti con Salvini sono freddi) la posizione di Zaia, solitamente schierato apertamente con il segretario federale, ha suscitato non poco stupore in Via Bellerio. Fatto sta che se non si dovesse ricucire il rapporto Lega-Forza Italia, e tutto lascia pensare che lo scontro andrà avanti, la scissione nel Carroccio con un nuovo partito-movimento di Bossi potrebbe concretizzarsi dopo le Amministrative. Che cosa faranno a quel punto Maroni e Zaia?