Politica
M5s, Paragone: "Morti. Soffocati in una scatoletta di tonno"
Il Movimento 5 Stelle dopo il voto in Emilia-Romagna e in Calabria? “Il Movimento è morto, soffocato nella scatoletta di tonno. Non lo dico io, lo stanno dicendo gli elettori”. Lo dice Gianluigi Paragone, deputato ex 5 stelle allontanato dal Movimento nelle scorse settimane. E il risultato elettorale di questo 26 gennaio, secondo Paragone, è il frutto di un errore che risiede in questo giudizio: “In Emilia-Romagna la partita è stata impostata malissimo e finirà anche peggio”, nel senso che “il Movimento aveva la possibilità di iniziare a radicarsi sul territorio, ma se tu imposti il tuo radicamento su delle battaglie nei consigli regionali e comunali contro il Pd e poi ti presenti da alleato di governo del centro sinistra, allora finisci male”.
Ad avviso del parlamentare espulso, “ormai è tardi per riprendersi” perché “il Movimento è una forza europeista e filo Pd” cosicché “in Italia, per colpa di Di Maio, non ci sono più forze politiche anti-sistema” oggi. Possibili correzioni di rotta, speranze? “So che Alessandro Di Battista è l’unica speranza che ha il Movimento di risorgere”. “Alessandro – prosegue Paragone – dovrebbe ottenere la guida del partito e portarlo fuori da questa alleanza con il Pd, facendo cadere il governo” ma lui sa anche che “questa è una cosa che non si realizzerà mai, perché ci sono i gruppi parlamentari che non vogliono perdere il posto”. Pertanto “il Movimento è destinato a scomparire nel Pd” conclude Paragone.