Politica
Maraio (PSI): "Con la Schlein un argine contro i sovranisti"
Il segretario del Partito Socialista si confessa ad Affari: "Altro che sgrammaticatura, La Russa vuole riscrivere la storia"
Il conflitto russo-ucraino continua senza tregua e non sembra vedersi una luce in fondo al tunnel. Condivide la scelta dell’invio delle armi per tutto il 2023 come stabilisce il nuovo decreto-legge?
Noi abbiamo sostenuto sin dal principio e senza esitazione la resistenza ucraina. E le resistenze sono tutte uguali: chi fa distinguo finisce per legittimare l’invasione russa di Putin. E’ vero che l’Europa deve svolgere un ruolo diplomatico, altrimenti risulterà debolissima nello scacchiere geopolitico, ma oggi non vedo alternativa al sostegno, anche militare, all’Ucraina. Putin punta a una guerra lunga perché si possa tradurre in una resa: tutto questo va impedito e il sostegno a Kiev da parte dei paesi europei va piuttosto rafforzato. Va detto che in questa partita il governo italiano ha giocato un ruolo importante e di responsabilità, nonostante all’interno delle forze di maggioranza ci siano posizioni diverse.
Sappiamo che l’Italia è in grave difficoltà per quanto riguarda gli investimenti con i fondi del PNRR. Il governo attuale ha attaccato quello precedente presieduto da Mario Draghi accusandolo di aver ereditato da lui i ritardi attuali. Lei cosa ne pensa?
Trovo sia vergognoso il gioco dello scaricabarile che è partito tra i membri del governo: prima Fazzolari che attribuisce la colpa dei ritardi al Conte2, un’era geologica fa. Poi Fitto che se la prende con Draghi, salvo essere smentito da Giorgia Meloni, che a sua volta ha puntato il dito contro l’Europa. La verità è che la sfida del PNRR sarà decisiva per la crescita del Paese – 3 punti di Pil ‘contro’ lo zero virgola – e perdere la tranche dei 19 miliardi per i ritardi nella presentazione dei progetti sarebbe un vero disastro per l’Italia. La responsabilità cadrebbe tutta su questo governo che sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza. Il PNRR, in ordine di ‘grandezza’ rispetto ai fondi e gli investimenti, è dieci volte il Piano Marshall e l’Italia ha avuto la quota più alta di investimenti. Non è un’opportunità che possiamo permetterci di perdere. Ci sono delle scadenze da rispettare e nel governo regna il caos e una impressionante povertà di idee e di visione di Paese. Siamo preoccupati ma tutto questo era purtroppo prevedibile.