Mediaset - Vivendi: Michele Anzaldi del PD dà il suo OK - Affaritaliani.it

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Mediaset-Vivendi, ok del Pd: "Berlusconi buon padre di famiglia"

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

"La Borsa e il mercato devono essere liberi di muoversi come meglio credono e la politica deve seguire le leggi del mercato. Poi, ovviamente, più un'azienda è in mani italiane e meglio è per la nazione". Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così l'ipotesi di collaborazione/aggregazione tra Mediaset e Vivendi.

"Siamo nel mondo della comunicazione globale ed è importante riuscire a competere a livello mondiale. Mediaset sta anticipando quello che dovrebbe fare anche la Rai, ovvero film e prodotti che non valgono solo per il mercato italiano. Bisogna collaborare con aziende e colossi di altri paesi per essere competitivi e avere un ritorno economico. In questo modo si ottimizzano le produzioni e si abbassano i prezzi, potendo vendere i propri prodotti anche in altre nazioni. La Rai, purtroppo, a parte Montalbano, all'estero non vende nulla e questo è un problema che non si è ancora posto la tv pubblica".

Anzaldi non vede legami tra l'operazione Mediaset-Telecom-Vivendi e un possibile ritorno del leader di Forza Italia a dialogare con il premier. "Sono cose separate, come sempre Berlusconi pensa ai suoi affari e ha capito che la sua azienda in un mercato sempre più veloce ha bisogno di una svolta. Non dimentichiamoci che c'è un'inchiesta in corso sui diritti del calcio, e anche questo, probabilmente, ha pesato sulle decisioni, sempre che si vada in questa direzione. Berlusconi pensava di riuscire a svoltare entrando nel mondo del calcio, ma si è reso conto che la pay tv non funziona e quindi sta cercando una soluzione economica per la sua azienda, anche perché, ora che non c'è più il conflitto di interessi, la Rai sta diventando veramente competitiva, sia sul fronte degli ascolti sia sul piano della raccolta pubblicitaria. Berlusconi è tornato a fare l'imprenditore muovendosi da buon padre di famiglia, pensando giustamente al futuro di figli e nipoti, e anche da buon capo d'azienda".