Politica

Meloni, colloquio con Scholz su Ucraina e migranti. Vertice con Piantedosi

di redazione politica

La premier e il cancelliere tedesco si sono sentiti in preparazione del Consiglio Europeo del 23-24 marzo

Meloni al telefono con Scholz: "Sostegno all'Ucraina a 360 gradi"

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Cancelliere federale tedesco, Olaf Scholz, in preparazione del Consiglio Europeo del 23-24 marzo. Trenta minuti di colloquio “cordiale”, in cui sono stati affrontati i temi principali della riunione che si svolgerà a Bruxelles: "La priorità da parte del Consiglio Europeo di dare un ulteriore segnale di sostegno all'Ucraina a 360 gradi; una rapida attuazione delle decisioni del Consiglio Europeo di febbraio per una gestione finalmente europea dei flussi migratori; soluzioni europee per la competitività delle economie del continente, attraverso il pieno utilizzo degli strumenti UE appropriati" spiega un comunicato di Palazzo Chigi.

"Il tema è consegnare in fretta le munizioni all'Ucraina. Il governo italiano ha l'autorizzazione del Parlamento a dare materiale militare fino alla fine dell'anno e qualora si dovesse decidere di dare altro materiale bellico il Parlamento sarà informato attraverso il Copasir" ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. Nel frattempo l'Unione europea è pronta ad erogare "questa settimana" una nuova tranche di aiuti da "1,5 miliardi di euro" per Kiev come parte del pacchetto di assistenza macrofinanziaria per il 2023 concordato a dicembre. Ad annunciarlo il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in audizione al Parlamento europeo.

LEGGI ANCHE: Meloni convince Scholz su migranti e fondi europei. Video

Vertice Meloni-Piantedosi su migranti: pressing per una strategia comune dell'Ue

Prima della telefonata con il cancelliere tedesco, la premier Meloni ha avuto un briefing con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sulla questione immigrazione. L'unica cosa che trapela è che insieme i due avrebbero puntellato la strategia da mettere in campo a Bruxelles. Il vertice si è tenuto alla Camera, e non a Palazzo Chigi, presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Insieme i tre avrebbero ribadito la necessità di fare pressing sull'Europa affinché vengano adottate, a livello comunitario, misure concrete in direzione di un'aumentata azione esterna, una cooperazione rafforzata in materia di rimpatri e riammissioni, il controllo delle frontiere esterne dell’Ue e la lotta al traffico di esseri umani, utilizzando tutte le politiche e gli strumenti necessari da parte dell’Ue. La premier parlerà anche di questo domani, 21 marzo, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio Ue, e bisserà alla Camera l'indomani, mercoledì 22 marzo, a partire dalle 9.30.