Navigator: protesta esclusi campani, “De Luca non firma convenzione"
Navigator: protesta esclusi campani, “De Luca non firma convenzione"
Un gruppo di navigator campani si è presento questa mattina all’Auditorioum parco della Musica di Roma, dove è in corso il kick-off di formazione, per protestare contro la mancata assunzione da parte del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Il Governo al momento non ci ha dato alcun tipo di risposta. Ci chiediamo quale sia il potere del governo, adesso vogliamo parlare con il ministro Di Maio”, dicono i ragazzi vincitori di concorso ma che non possono essere assunti finché la Regione Campania non firma la convenzione con Anpal. Intanto i ragazzi stanno aspettando il vicepremier Luigi Di Maio, che partecipa alla giornata di orientamento e formazione dei navigator all’auditorium.
Navigator: Di Maio, su esclusi Campania spero si risolvi con dialogo
Sul tema della mancata firma della convenzione tra Anpal e Regione Campania “non voglio arrivare allo scontro, conto di risolvere il problema col dialogo per quanto non sia semplice farlo con la Regione Campania in quanto istituzione”. Lo ha detto il vicepremier, Luigi Di Maio, a margine del kickoff di formazione dei navigator dopo la protesta di alcuni ragazzi vincitori di concorso in Campania che non possono essere assunti finché la Regione non firma la convenzione con Anpal. “Mai visto niente del genere in vita mia - prosegue Di Maio - una Regione a cui, come governo, sto dando soldi e personale, per assumere le persone e ristrutturare i centri d'impiego, si rifiuta. Posso accettarlo se il governo dicesse 'devi pagarteli tu', ma qui lo stiamo pagando noi come ministero per rimettere in ordine software, computer, sedie, affitti. Hanno tutto ma non li vogliono e poi si lamentano che le politiche attive del lavoro non funzionano”. La Campania “ha il numero più alto di navigator - ha proseguito - perché sta messo peggio dal punto di vista del personale dei centri d'impiego. Oggi ne ha 500, ne mando altri 471 e loro non li vogliono. Raddoppiano il personale. Dicono che sono destinati al precariato? E' una sciocchezza, saranno i protagonisti di posti a tempo indeterminato tra due anni presso le Regioni”, ha concluso.
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