Politica

Nordio insiste: "Andrò da Mattarella, 15-20mila detenuti in meno con il mio piano carceri"

di redazione politica

Il ministro smentisce i dissidi con la premier Meloni e avvisa l'opposizione: "Faremo riforme radicali. Sulla custodia cautelare tutta la materia va rivista"

Nordio riapre il caso Palamara: "Esistono intercettazioni riservate..."

Il ministro della Giustizia Nordio annuncia che non farà nessun passo indietro. "Andrò da Mattarella a illustrargli il mio piano sulla custodia cautelare". Nonostante le fonti del Quirinale abbiano fatto sapere che il presidente della Repubblica sia rimasto spiazzato dalla richiesta di un incontro urgente, ritenuto "inusuale" e la premier abbia ribadito che "le discussioni si fanno in Cdm", Nordio insiste con la sua strategia. "Abbiamo dei progetti - spiega Il Guardasigilli a Il Corriere della Sera - che vogliamo illustrare al capo dello Stato. Sarebbe irriguardoso anticiparli qui. Ma se mettiamo assieme la possibilità per i tossicodipendenti di andare in altre strutture, con quella di far tornare nel proprio Paese i detenuti stranieri, sulla quale stiamo lavorando notte e giorno, assieme alla Farnesina, possiamo arrivare a 15-20 mila detenuti in meno. Ecco risolto il sovraffollamento".

Leggi anche: Meloni, asse con Mattarella: Nordio fermato: "Carceri? Se ne discute in Cdm"

Nordio affronta anche il tema dell'abolizione dell'abuso d'ufficio. "Non temiamo procedure d'infrazione da parte dell'Ue perché non siamo affatto fuori dalle regole. L’Ue - prosegue Nordio a Il Corriere - dice “may ”(si può) non "must" (si deve) avere quel reato. Lo abbiamo già chiarito. Tanto è vero che le raccomandazioni ricevute da Bruxelles non ne hanno fatto cenno e il presidente Mattarella l’ha firmato senza rilievi. Se Palamara se ne avvarrà? Il sistema Palamara non è mai stato rivelato in tutta la sua complessità ed estensione, anche perché sia il Csm che la magistratura non hanno ascoltato le decine di testimoni, magistrati in pensione o ancora in servizio, che Palamara aveva indicato. Su questi esistono intercettazioni che sono state tenute riservate, mentre altre sono state lasciate filtrare. Se ora il dottor Palamara intende attivarsi con nuove iniziative, la decisione spetta a lui".