Dopo aver anticipato in pieno la sentenza del Tar, Ruggiero esamina da par suo un'altra delicata questione
Non credo che ci sia bisogno della vittoria referendaria del Si per potere diagnosticare una svolta autoritaria nel paese...non spreco parole ormai inutili sulla decapitazione del governo Berlusconi e sulla incoronazione Presidenziale di Monti Letta Renzi... un trio figlio di un diktat di "interferenze-indebite"politico-finanziario e non della volontà popolare. Ciò premesso con tutto il rispetto va pur detto senza timori reverenziali che la sentenza n1 del 2014 segna il punto di non ritorno tra l'obbedienza costituzionale o l'eventuale disobbedienza .Dopo la sentenza citata circa la incostituzionalità elettiva di parte del parlamento ,malgrado la indifferenza sospetta di molti,inevitabilmente si poneva un problema ed un interrogativo ( come ipoteticamente rilevato dal Presidente Emerito Marini) che o se " il Capo dello Stato avrebbe dovuto e non potuto sciogliere il Parlamento in presenza di una manifesta violazione delle leggi elettorali" ....sul punto oserei dire che potrebbe trattasi di atto dovuto...non potendo accettarsi acriticamente il cordone ombelicale della Continuità dello Stato, in presenza di un evidente discontinuità che sembrerebbe aver cancellato principi primari ex art 90 della Costituzione "il Presidente non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione"... Essere o non essere ?....vince il silenzio....Anche i parlamentari " tengono famiglia"ed hanno scelto una indifferenza finalizzata allo stipendio...Sembra una vicenda Pirandelliana primo atto :Presidente non scioglie il parlamento e Parlamento applaude il Presidente che non lo scioglie. Quale sarà il secondo atto? decideranno i pupi o i pupari?
Roberto Ruggiero
*E' uno dei più noti penalisti italiani. Sempre in prima linea