Palazzi & potere
Forza Italia, retroscena clamoroso sull'emendamento salva-Mediaset
Forza Italia, retroscena clamoroso sull'emendamento salva-Mediaset
Il Parlamento ha votato compatto il quinto scostamento di bilancio da 8 miliardi, anche con il Sì del centrodestra unito. All'annuncio di voto favorevole di Silvio Berlusconi e Forza Italia, è arrivato anche il via libera di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno però atteso fino all'ultimo per vedere il testo del governo. Chi ha vinto e chi ha perso (o pareggiato) in questo voto unitario sul bilancio? Sicuramente ha stravinto Berlusconi, scrive Italia Oggi, che ha costretto Salvini e la Meloni ad abbandonare la loro linea estremista. Berlusconi avrà anche meno voti, ma ora è nuovamente la guida politica del centrodestra (fino a quando esisterà, il centrodestra…). Vincono Zingaretti e il Pd, che dall’inizio avevano chiesto questa linea di collaborazione anche per puntellare un governo molto traballante. Pareggia Conte, che subisce una linea non sua (quella della collaborazione, mentre il Premier punta a non cambiare nulla per restare in sella), ma incassa una sostanziale tregua delle opposizioni contro il suo esecutivo. Perdono Salvini e Meloni, costretti a dire sì ad una politica, quella dell’armonia istituzionale, che proprio non digeriscono. E i 5Stelle? Non pervenuti. Ormai sono in un congresso interno permanente e tutto gli scivola addosso, senza capire quello che accade intorno. L’unico problema che hanno è di mantenere la propria poltrona. E per un po’ l’hanno salvata.
In casa Lega, intanto, rimangono forti perplessità per quanto accaduto nelle ultime settimane data la forte opposizione di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni all'ipotesi della federazione di centrodestra: "Ma come, abbiamo fatto un passo avanti ufficiale e si continua a rispondere di no? " spiegano fonti di alto livello di via Bellerio. Tanto più che "non è assolutamente vero che l'emendamento salva-Mediaset è arrivato all'improvviso: ci stavano lavorando già da qualche giorno, almeno 4 o 5 prima della presentazione ufficiale (l'emendamento è stato formalmente depositato alle 20,30 del 10 novembre ma già dal 4 se ne parlava in Commissione)". Insomma, ora in casa Lega sanno che la mossa di Silvio Berlusconi, dem e grillini non è stata un fulmine a ciel sereno ma un'azione politica ben ponderata sulla quale si è lavorato sottotraccia per diversi giorni. La trattativa c'è stata, eccome. Senza, ovviamente, che Matteo Salvini, il Capitano leghista, ne sapesse nulla. Da qui la sfuriata iniziale e il voto contro. "Ma poi ci siamo dovuti fermare, ci siamo accorti che con la linea dura avremmo fatto il gioco di dem e grillini e regalato Berlusconi alla sinistra". I sospetti sull'alleato di Arcore, comunque, permangono: si teme che il leader di Forza Italia voglia per il futuro cercare altre sponde politiche che non quelle dei tradizionali alleati di centrodestra. Si teme che Silvio Berlusconi non voglia affatto rinunciare alla linea adottata nelle ultime settimane, quella della presa di distanze dal sovranismo ora che Trump è stato sconfitto e alla casa Bianca è arrivato Biden (una linea che peraltro sta premiando Forza Italia anche dal punto di vista dei sondaggi). Perché questo è il vero grande tema: l'arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca avrà come punto finale il cambiamento degli equilibri politici in Italia ed in Europa.