Palazzi & potere

Good news, la tv generalista è ormai agonizzante…

Sabato di Rai1 (Carlucci) e Canale 5 (De Filippi) con risultati deludenti


I dati di ascolto televisivi vanno interpretati con attenzione, perché - al di là del confronto quotidiano tra “vincitori” e “vinti” nella battaglia dell’Auditel - le cifre raccontano molto sul cambiamento del Paese.

Un po’ come alle elezioni, i superficiali si limitano a guardare le percentuali, mentre il punto essenziale sono i valori assoluti: quanti davvero votano un partito (o guardano un programma).

Da anni, con la moltiplicazione delle offerte televisive a pagamento e on demand, c’è un fatale (e irreversibile) calo delle tv generaliste. E questo innesca anche un loro ripiegamento su ben precise fasce di pubblico.

Ne sono uno specchio fedele i programmi di punta del sabato sera. Nello scorso weekend, Rai 1 ha riproposto “Ballando” di Milly Carlucci, chiaramente destinato a un pubblico molto adulto, direi  anziano (18% di ascolti per circa 3 milioni e 600 mila spettatori), mentre Canale 5 ha messo in campo l’esordio stagionale serale di Maria De Filippi, che ha “vinto” la serata ma con un risultato  deludente rispetto agli standard abituali (20% per circa 4 milioni). E quest’anno ancora più del solito la deriva di Amici è sembrata quella di rivolgersi a 15-16enni in tempesta ormonale…

Giudizi a parte, quel che conta è il numero complessivo di spettatori che hanno scelto Rai 1 e Canale5: clamorosamente basso. Sommando i due risultati, si arriva a ciò che qualche anno fa una delle due reti era in grado di ottenere da sola.

A guardare la tv generalista restano gli anziani e – in qualche caso – i teenager (per vedere altri teenager che cantano e ballano). Tutti gli altri sono altrove, fanno altro, hanno cambiato canale (o spento la tv). Bene così.


Daniele Capezzone