M5s: Avviso ai naviganti (con vista elezioni)
Nei partiti normali funziona che prima si diventa capi e poi si va alla resa dei conti col nemico interno. Nel Movimento cinque stelle, in ossequio alla ragione sociale della diversità dagli altri partiti, per far partire le purghe non c' è nemmeno bisogno di perdere tempo con le trafile burocratiche. È successo a Rimini, scrive Marco Gorra sul Tempo.
Dove Luigi Di Maio, vincitore annunciato del casting per fare il candidato premier, ha ottenuto la scomparsa alla Trotsky dell' arcinemico Roberto Fico dal palinsesto della kermesse grillina. Che la leadership di Di Maio non fosse esattamente contendibile si sapeva, così come si sapeva che il presidente della Vigilanza Rai rappresenta al momento la massima spina nel fianco del quartier generale a cinque stelle. Quello che non si sapeva era quanto fossero spicci i modi della casa, ma anche questa lacuna è stata colmata. Pessimo segnale per quanti - giù in fanteria - nutrissero ancora dubbi su quale sia lo schieramento nel quale andare a intrupparsi: con la maggioranza fedele a Di Maio o coi ribelli di Fico? Ecco, la fine che rischia chi salta sul carro sbagliato è stata plasticamente mostrata ieri in riva all' Adriatico. E con la partita delle candidature ormai prossima ad aprirsi, c' è da stare sicuri che l'antifona sia stata capita.