ORRORE: LA SIGNORA MAY PREMIER NON ELETTA!
Qualche tempo fa scrissi su questo giornale che la narrazione politica di maggior successo del geniale Silvio Berlusconi è rappresentata dalla storia che il premier debba essere eletto. Da cui sono derivate le costanti polemiche contro i nostri presidenti del consiglio, di parte avversa a Berlusconi, tutti non eletti.
E’ una narrazione che gli è ampiamente sopravvissuta e che viene beceramente ripresa a ogni piè sospinto dai politici che vogliono attaccare il governo, il che magari potrebbe avere anche un senso; ma anche, e questo è sconfortante, dai nostri media sempre più piatti ripetitori di formule che ritengono piacciano al pubblico e addirittura da autorevoli studiosi antirenziani o antiqualcosa.
Stante che la nostra costituzione non prevede l’elezione del premier e prevede invece la sua designazione da parte del presidente della repubblica sulla base delle indicazioni del parlamento, questa storiella è infondata ma, nata per fare polemica politica contro D’Alema, è stata pacificamente quanto chiassosamente estesa ad Amato, Monti, Letta, Renzi e dovrebbe essere retrodatata a tutti i presidenti del consiglio da De Gasperi in poi: tutti non eletti, tutti golpisti, tutti non legittimati dalla volontà popolare.
Ma, sorpresa delle sorprese, non mi pare di aver ancora sentito Brunetta o chi per lui, Fassina o chi per lui, Berlusconi stesso o chi per lui tuonare contro la signora Theresa May, nuova prima ministra, assolutamente e nitidamente non eletta, del Regno Unito.
Il suo è stato un tipico golpe Renzi Style: nominata con meccanismi interni al partito leader dei conservatori, ecco che, dimessosi Cameron e disponendo la May della la maggioranza in parlamento, la napolitano-golpista Elisabetta II la fa premier del paese.
Orrore: democrazia calpestata! Cittadini espropriati! E quindi anche la Gran Bretagna, culla della democrazia moderna, persevera diabolicamente nel far parte delle nazioni antidemocratiche che impongono ai cittadini premier non eletti, frutto di manovre di palazzo. E la May si affianca a truci golpisti del calibro di Kohl, Merkel, Suarez, Zapatero, oltre ovviamente a tutti i primi ministri del mondo dei paesi con sistema parlamentare e oltre, come detto in precedenza, a Moro, Andreotti, De Mita, Spadolini, Craxi, Goria, Rumor, Colombo, Ciampi etc. e, udite udite, Berlusconi.
(Più serio, dal punto di vista politico e non giuridico-costituzionale, è il tema delle maggioranze che cambiano rispetto a quelle uscite dalle elezioni -anche se il sistema proprozionale di per sé non prevede maggioranze precostituite. Ma questo è un altro discorso e ci torneremo).
Analyticus
*Storico, docente di dottrine politiche, consulente di comunicazione politica