Partiti: non c'è più un centesimo, bellezza
Con la fine del finanziamento pubblico le organizzazioni tagliano spese e dipendenti, ma non basta. In 7 anni un buco di 200 milioni.
La Partiti Spa chiude l' era del finanziamento pubblico in rosso e senza certezze per il futuro. I conti 2016 delle sei principali formazioni parlamentari italiane sono andati in archivio con un passivo di 13 milioni, portando a 200 milioni il buco della politica nazionale negli ultimi sette anni, scrive Repubblica.
Tutti continuano a tagliare le spese. Ma non abbastanza per tenere il passo con il crollo delle entrate: i "rimborsi elettorali" - alias i contributi a carico dei contribuenti - sono scesi dai 290 milioni del 2010 ai 7 del 2016. E ora che sono azzerati, la strada per far quadrare i bilanci è ancora più in salita.
Il fundraising all' americana e le donazioni fiscali - destinati in teoria a sostituire i soldi dello Stato - non sono mai decollati davvero. Il due per mille cresce ma è arrivato solo a quota 10 milioni di euro. I militanti - complice la crisi economica e quella identitaria dei partiti - non aprono più il portafoglio.