Pd nel caos più totale. Storia di un partito morente
Pd ad un bivio: sopravvivere o morire
Nella lunga transizione verso il congresso si profila un non partito: il partito dello scioglimento. La proposta choc di Matteo Orfini di azzerare il Pd viene accolta da un coro di no.Primo tra tutti quello del segretario Maurizio Martina che da Genova conferma l' intenzione di fare al più presto il congresso con tanto di primarie a gennaio, scrive il Messaggero. «Avanti tutta» verso l' assise congressuale seguendo il percorso delineato dall' assemblea è il leitmotiv tra i Dem dai quali arriva anche l' appello a smetterla con il «fuoco amico» e con la propaganda sul «fuoco amico».Carlo Calenda, poi, va oltre invitando direttamente a cena a casa sua domani i big del partito (ad eccezione di Martina): Gentiloni, Minniti e Renzi nel tentativo di arginare l' avanzata dell' asse giallo-verde che come ricorda l' ex premier «è il vero problema». E per impedire «la deriva del Pd verso l' irrilevanza e la sottomissione ai 5stelle». Riferimento neanche troppo velato a Zingaretti che combatte più la Lega che i Cinquestelle.
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