Pd: Zagrebelsky, eversiva testardaggine Renzi sull'Aventino
Pd, l'eversione non c'entra nulla ma a parte questo Zagrebelsky ha ragione
"Il suo aventinismo, dal punto di vista del sistema proporzionale (peraltro voluto da lui col Rosatellum, per diversi aspetti incostituzionale, ma non per l'impianto proporzionale), e' una testardaggine vagamente eversiva. Perche' sottrae la terza forza politica al gioco democratico". Cosi' il presidente emerito della Consulta Gustavo Zagrebelsky commenta - in un'intervista al Fatto Quotidiano - il no di Renzi al confronto coi Cinquestelle. "Nei sistemi proporzionali - osserva -, tutti sono chiamati a mettersi in gioco per ottenere cio' che piu' desiderano e per impedire cio' che piu' temono. E solo alla fine, se falliscono, a scegliere l'opposizione. Non dall'inizio, 'a prescindere'". "Che abbia perso milioni di voti, non c'e' dubbio - rimarca -. Ma che gli elettori l'abbiano destinato all'opposizione e' una sciocchezza. Gli elettori non mandano nessuno da nessuna parte": "Nel proporzionale, diversamente che nel maggioritario, non esistono vincitori ne' vinti. Esiste solo chi va bene e chi va male alle elezioni", ma "nessuno e' esentato in partenza dalla responsabilita' di contribuire a un governo". Secondo il professore, la soluzione e' "un governo di coalizione su pochi punti, anche di durata limitata, anche con appoggi esterni, sull'asse 5Stelle-Pd (o, se Renzi preferisce, su quello centrodestra-Pd). E un Parlamento che sostituisca il Rosatellum con una legge proporzionale a preferenza unica, senza liste bloccate di nominati ne' paracadutati con le famigerate multicandidature, che ci restituisca un Parlamento di veri eletti dai cittadini, quindi capaci di autonomia".