Soldi ai partiti, i segreti delle Fondazioni: Solo il 3% rivela i finanziatori
Sondi ai partiti: in Italia non ci sono regole che impongano di rendere trasparente il rapporto con lobby e imprese
Non ci sono regole che impongano di rendere trasparente il rapporto con lobby e imprese. La maggior parte dei think tank e delle associazioni non pubblica sul web nemmeno il bilancio. Chi finanzia i partiti in Italia, oggi? Quali sono le aziende e gli imprenditori che sostengono Lega, Pd, 5 stelle, Forza Italia e gli altri? Lo scontro sui soldi dati alla politica dai Benetton tra il ministro Luigi Di Maio, che accusa il Pd di averli ricevuti in cambio di favori alla società Autostrade, e l' ex segretario dei dem Matteo Renzi che replica indignato, rimette al centro del dibattito queste semplici domande. Alle quali, scrive Repubblica, dare una risposta oggi è di fatto impossibile perché nessun partito, M5S compreso, rende noti gli elenchi dei finanziatori. Tutti invocano il rispetto della privacy di chi vuole sostenere una causa politica. Così, nei bilanci dei partiti, non ve n' è traccia e nella giungla delle fondazioni che fanno riferimento al politico di turno men che meno: secondo un dossier di Openpolis, su 102 fondazioni politiche, solo sei pubblicano nei loro siti un elenco di finanziatori, ovvero il 2,97%. Tra queste la Open di Matteo Renzi. Ma tutto avviene su base volontaria e senza alcun obbligo.