Politica
Covid, nulla sarà come prima. Il libro sui piani del "Grande Reset"
Verso lockdown climatici e sorveglianza di massa. Il libro dell’economista Ilaria Bifarini, l'intervista
L’attacco alla piccola e media impresa vuol dire la distruzione dell’economia italiana…
Si vuole andare, e il governo va in questa direzione, verso sempre più oligopoli, il potere dei pochi e delle grandi multinazionali che determineranno in toto la vita delle persone.
I cittadini a cosa dovrebbero prepararsi?
Alla seconda fase dopo la pandemia, quella dei lockdown climatici. I cittadini vengono colpevolizzati di tutti i danni, delle inefficienze del modello capitalistico che c’è stato finora e a loro vengono chiesti sacrifici e rinunce. Ma questo nuovo modello è proprio fatto di sacrifici e rinunce non solo materiali ma della libertà e sono misure temporanee. La colpa non è mai del modello di produzione ma del cittadino che ha consentito a questi grandi filantropi di avere ricchezze immense. Paradossalmente sono proprio loro che guidano questo nuovo piano.
I detrattatori della vostra tesi rispondono che "sognate" ma lei dice che questa è un’idea della società che si vuole realizzare
E’ stata la tesi del Forum di Davos, lo hanno affermato ripetutamente tanti governi ma è comunque un vecchio progetto. Addirittura possiamo farlo partire dal famoso libro I limiti dello sviluppo del 1971 nel Club di Roma poi elaborato dal MIT, il Massachusetts Institute of Technology.
L’agenda del Club di Roma è uno snodo strategico. Lo studiavamo nei corsi di storia economica negli anni ‘90 del secolo scorso...
Si, è quel progetto. Ci sono inquinamento e crescita demografica da tenere sotto controllo. In quel documento del 1971 gli studiosi che lo hanno redatto sostenevano che la popolazione è eccessiva e che abbiamo bisogno di una stabilizzazione demografica. Veniva già detto negli anni 70 quando la popolazione era forse la metà di oggi. Consideri che quel documento preconizzava l'arrivo di una catastrofe, se l'uomo non avesse agito prontamente e drasticamente. Se ci pensiamo bene è la narrativa di Greta Thunberg.
Cosa dovrebbero fare i cittadini?
Capire cosa sta accadendo, ricostruire tutta la tela e opporsi a questo modello di società della sorveglianza e basata sul potere delle multinazionali.