Politica
Pd, Schlein chiama la piazza: discorso falso e artefatto
Ecco come Giuseppe Conte le sta fregando la cadrega
Discorso retorico della segretaria del Pd
Elly Schlein alla Festa dell’Unità di Ravenna ha arringato un popolo di sinistra avvampato dal sole e dalla disillusione, con la bocca impiastricciata di salsiccia e con il portafoglio svuotato dai costi stellari della solita cucina finta povera.
La segretaria del Pd ha chiuso la manifestazione con un discorso retorico che suonava come una moneta falsa lontano un miglio.
Ha utilizzato una retorica francamente imbarazzante, roba da imbonitore del Far West di sieri miracolosi con olio di serpente e la cosa grave è che proprio lei è la prima a non credere a quello che dice. Era incerta, titubante, le guanciotta tesa dagli spasmi dallo sforzo di fingere di crederci a quello che diceva.
E se c’è qualcosa di assolutamente deleterio in politica –ma anche nella vita-è proprio dare l’impressione di non essere convinti delle proprie idee.
Se non ci credi tu figurati gli altri.
La Schlein ha chiamato -terrorizzata dalla paura- la piazza tra ottobre e novembre.
Stava pensando: oddio e mo’ come faccio?
Scelta oltretutto improvvida perché coccia con quella della CGIL che si terrà il 7 ottobre, un errore che nessun vero leader farebbe, visto che i temi sono gli stessi.
Mancavano significativamente molti ministri e maggiorenti del partito:
Lorenzo Guerini, Andrea Orlando e Dario Franceschini. Non ci sono Nicola Zingaretti, Peppe Provenzano, Gianni Cuperlo e manco Stefano Bonaccini che ha messo le mani avanti con “impegni istituzionali”, pur di non andare. C’era però il “pasticcione del Covid”, l’ex ministro della Sanità Roberto Speranza che ha tenuto a casa l’intero popolo italiano inutilmente per tre mesi, come poi si è capito dopo.
Poi la solita lagna sui Mostri Sacri Romano Prodi, Walter Veltroni, che ora fa con soddisfazione il giornalista e basta, Enrico Berlinguer e financo il povero Aldo Moro ulteriormente strumentalizzato dalla fluida ragazza.
Uno come Moro è esattamente agli antipodi dello “Schlein – pensiero”.