Politica
Pd, Schlein e quell'asse con Salvini. Tutta la verità che non si può dire sulla patrimoniale
Mossa per riallacciare con il M5S che non piace ai moderati Dem
Pd, l'ombra di Gentiloni continua ad aleggiare sul Nazareno
L'uscita sulla tassa patrimoniale ("Non è un tabù") da parte di Elly Schlein ha sorpreso un po' tutti, anche nel Partito Democratico. Tanto che i moderati Dem - da Dario Franceschini a Lorenzo Guerini passando per il presidente del partito Stefano Bonaccini - pare non abbiano gradito questa frase considerata "populista" che viene letta come il tentativo di riallacciare, o almeno provarci, i rapporti con i 5 Stelle, favorevolissimi.
Anche nell'ottica delle elezioni regionali in Liguria del 27 e 28 ottobre perché Schlein teme l'astensionismo degli elettori pentastellati, che potrebbero far perdere Andrea Orlando, più di quanto sia interessata ai (pochi) voti di Matteo Renzi che ha lasciato libertà di voto.
Con questa mossa Schlein si riavvicina certamente a Giuseppe Conte e fa felice Alleanza Verdi Sinistra ma perde definitivamente ogni possibilità di un rapporto o di una ipotetica alleanza con il centro. Non solo. La lettura che danno nel Pd dell'uscita della segretaria è legata alla sfida tra Lega e Forza Italia sulla tassazione degli extra-profitti delle banche.
Il Pd, secondo la sua leader, non può gettarsi nella mischia e dare ragione a Matteo Salvini ma non può nemmeno restare fuori nella battaglia a difesa dei più poveri lasciando il campo alla destra. E quindi supera la diatriba sugli istituti di credito che sta facendo litigare i due vicepremier, con Giorgia Meloni spettatrice ma Fratelli d'Italia più vicina al Carroccio che agli azzurri, e rilancia la solita ricetta della sinistra-sinistra della patrimoniale sui più ricchi per redistribuire e aiutare i poveri.
Una mossa che qualcuno nel Pd giudica "populista" e grillina ma che serve a Schlein per riprendersi la scena e non lasciare la sfida della lotta alla povertà solo alla maggioranza. Certo è che se le Regionali andassero male, con un 2 a 1 per il Centrodestra (Liguria e Umbria), per la segretaria Dem si metterebbe male. E, come Affaritaliani.it ha scritto qualche giorno fa, l'ombra di Paolo Gentiloni (disoccupato ma in campo) aleggia sul Nazareno.