Politica
Pd, Schlein parte 'soft'. Tutti i nomi della segretaria. La squadra
Pd, segreteria unitaria e nessuna chiusura al Terzo Polo
Vicesegretari e capigruppo Pd, le soluzione della neo-segretaria
Ieri l'assemblea del Partito Democratico ha eletto il presidente, scontato Stefano Bonaccini, i due vicepresidenti (Chiara Gribaudo e Loredana Capone) e il tesoriere Michele Fina. Ora spetterà ad Elly Schlein, in direzione nazionale, indicare la segreteria, il o i (o la o le) vicesegretari e dare indicazione sui capigruppo in Parlamento.
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l'intenzione di Schlein è quella di non arrivare a rotture con la minoranza. E, quindi, la segreteria (organo esecutivo principale del Pd) dovrebbe essere unitaria e contenere anche esponenti che hanno sostenuto Bonaccini alle primarie e quindi anche di Base Riformista dell'ex ministro e presidente del Copasir Lorenzo Guerini.
"Lei è la segretaria e lei ha l'ultima parola, ma l'aria che tira è quella di tentare di non creare fratture", spiega un deputato vicino alla neo-leader Dem. Sui vicesegretari c'è ancora massimo riserbo, anche se potrebbe essere confermato per la sinistra del partito l'ex ministro Peppe Provenzano. E soprattutto potrebbe essere nominata Michela Di Biase, considerata una cerniera tra le correnti e le anime del Pd e di cui Schlein si fida molto.
L'attenzione si sposta sui capigruppo ed è praticamente certi che Debora Serracchiani e Simona Malpezzi verranno sostituite. Ma attenzione, l'ipotesi principale è quella di "concedere" alla minoranza interna uno dei due rami del Parlamento. Al momento le possibilità sono due: al Senato Schlein mette il suo fedelissimo Francesco Boccia (o in alternativa c'è anche il nome di Antonio Misiani) e quindi alla Camera va Simona Bonafè. Oppure il contrario.