Politica

Pensioni, aumenti "veri" a febbraio e arretrati di gennaio. Le cifre esatte

Di Alberto Maggi

Pensioni, a febbraio finalmente ci saranno gli aumenti della Legge di Bilancio e non solo

Pensioni, chiarezza dopo la delusione del 3 gennaio


Ormai è chiaro che cosa è successo. Ieri, martedì 3 gennaio, milioni di italiani titolari di pensione, aspettavano l'annunciato e promesso aumento degli assegni (e dei bonifici) per effetto della perequazione, dell'adeguamento all'inflazione deciso dal governo con la Legge di Bilancio. E invece la delusione è stata tanta, in moltissimi casi. Nessun aumento, o aumenti inferiori al previsti o addirittura cifre più basse della mensilità di novembre del 2022 (a dicembre c'era la tredicesima ed è impossibile fare un confronto corretto).

Fonti ai massimi livelli del ministero dell'Economia e delle Finanze e anche del dicastero del Lavoro rassicurano gli italiani e ad Affaritaliani.it spiegano che era impossibile fare tutti i calcoli per il 3 gennaio, con i bonifici che vengono inseriti giorni prima e la manovra per il 2023 che è stata approvata definitivamente solo il 30 dicembre dello scorso anno.

E quindi? Le fonti di governo assicurano che tutto verrà risolto con la mensilità di febbraio, quando gli assegni pensionistici verranno adeguati con gli aumenti decisi in Legge di Bilancio compresi gli arretrati che non sono stati dati dall'Inps, non per colpa dell'istituto di previdenza, a gennaio 2023.

Ma vediamo esattamente che cosa cambia con il nuovo anno.

Da gennaio cambiano le regole sulla rivalutazione pensioni poiché entra in vigore un nuovo sistema di calcolo a sei fasce introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 che va a sostituire quello vecchio a tre fasce.

La rivalutazione dovuta all’inflazione avverrà per intero solo per gli assegni fino a 2.254,96 euro con un tasso di riallineamento (ovvero un aumento) del 7,3%. Per gli importi superiori a 2.254,96 euro, viceversa, intervengono altre 5 fasce con un tasso di rivalutazione più basso, cha va dall’85% al 32% del 7,3% via via che l’assegno aumenta.