Politica

Piove, governo ladro! Questa volta si può esclamare stando nel vero

Di Paolo Diodati

Intendendo per "governo", sia quello centrale, che quello regionale di Bonaccini e Schlein

Perché gli ultimi studi dimostrano che la memoria asinina sia eccellente. Fanno tesoro delle loro esperienze, a differenza di noi italiani. È noto che, a distanza di 10 o 20 anni, riconoscano e mostrino gratitudine o diffidenza, verso persone con le quali avevano interagito e in particolare, familiarizzato. Ricordano perfettamente un percorso non semplice fatto anche poche volte. In quanti film western si vede un asino riportare a casa, sul groppone il padrone morto?  

Tutto questo per dire che, finalmente, almeno uno dei politici che attualmente contano di più, Giuseppe Conte, meno asino dei collegi, consapevole dell'estrema pericolosità del percorso intrapreso dalla Piaciona della Garbatella, ha esternato in modo inequivocabile ciò che dovrebbe dire qualsiasi persona che percepisca la pericolosità delle mosse che sta facendo, per giunta non condivise dagli italiani, meno asini di lei: che è una guerrafondaia che non si accorge che stiamo andando verso una guerra nucleare. Un politico che si atteggia a statista, non si esprime sulla guerra come se stesse giocando al Totip: "Io punto su Kiev". 

Alla Piaciona, purtroppo, il successo ha dato alla testa e se l'è montata troppo. Allora sembra euforicamente esagerata, quasi impazzita: straparla, straride, straviaggia, strabbraccia, strabacia, (con Zelensky, non resta che baciarlo in bocca), straguarda intorno, stracerca applausi: insomma, straborda a 360 gradi anzi, per chi sa un po' di matematica, bisogna dire "straborda a 4 π", cioè in tutte le direzioni non del piano, ma dello spazio. 

Non penso d'essere un critico eccessivo, in quanto tutti riconoscono che stia esagerando lei, la Piaciona stratruccata. È diventata la macchietta di sé stessa: finirà con imitazioni anche nei capannoni nelle fiere di paese.

E, cotanta esuberante Condottiera, che smanica tanto per diventare la Capa dei cagnolini al guinzaglio di Biden, non si accorge d'aver commesso lo stesso errore che rimprovera al Duce: l'ingresso in guerra, convinta di stare col sicuro vincitore. Solo che il Duce, nei suoi errori, si comportava come la Storia insegnava che ci si potesse comportare: è andato, fuori tempo massimo, in cerca di colonie, perché così avevano fatto gli altri, a cominciare dai suoi censori, inglesi e francesi e poi è entrato in guerra da sciacallo tragicomico.  Ha dichiarato guerra alla sconfitta Francia, tre giorni prima della capitolazione, per poter sedere al tavolo dei vincitori. La Piaciona è una giocatrice d'azzardo e non tiene conto che la disperazione del "morsa tua, vita mea" (così si son messe le cose) può portare alla soluzione "muore Sansone o l'anti-Sansone a scrocco, paravento della Nato, con tutti i filistei".

Il 15/5, finalmente,  sul Fatto quotidiano, Fabio Mini ha scritto un articolo "Il terrore di Stato che in Ucraina viene taciuto". Chi può farlo leggere a chi, come la Piaciona, non conosce la Storia?

E come la metterebbe la Condottiera, se si avverasse ai primi di giugno, il possibile default americano, che potrebbe comportare una riduzione dei contributi a Zelensky?

Oppure se, finalmente, si svegliassero i pacifisti americani?

Anche al Totip, anche con le corse truccate, può capitare d'avere puntato sul cavallo che non vince.

Clamoroso caso Rovelli

La linea hitleriana del tragiclown sbaciucchiato in continuazione dalla sua ammiratrice e sostenitrice coi soldi nostri, cioè fuori russi e filorussi vivi o morti da ogni attività (artistica, sportiva, politica) in presenza di ucraini, ovvero o noi o loro, ha avuto un'applicazione grave e meschina da parte dell'associazione librai italiani, che ha annullato l'intervento italiano alla Fiera del libro di Francoforte, pur di non far parlare il nostro prestigioso e coraggioso fisico, libero pensatore col cervello non all'ammasso.

Nulla da eccepire dalla girandolona che ha messo la faccia su una linea di questo livello? Anche lei, come gli americani, vuole esportare questo bel tipo di democrazia, in cui si "cancellano i liberi pensatori" come Rovelli?

La rozza ragazzotta da cui, purtroppo, dipende il nostro destino, salita al potere, a detta di tantissimi suoi elettori, "perché quegli altri sono peggiori", dovrebbe parlare meno col monotono Zelensky (cosa dice oltre a "datemi più armi e soldi e sarà pace, con l'inevitabile vittoria?") e meditare un po' sui suoi "compagni di pensiero", decisi a imporre il pensiero unico che potrebbe essere la nostra malattia terminale, come ben l'ha chiamata il filosofo Andrea Zhok.