Raggi Olimpici?
La Raggi, sindaco di Roma, sul tema delle olimpiadi del 2024 è ondivaga
La Raggi, sindaco di Roma, sul tema delle olimpiadi del 2024 è ondivaga fin dalla sua campagna elettorale; infatti, ha sempre glissato, rimandato, evasivato senza mai pronunciare un giudizio chiaro e definitivo.
C'è altresì da dire che sia le olimpiadi, come lo Stadio della Roma a Tor di Valle, non erano inizialmente nel "programma" dei Cinque Stelle e che stanno assai indigeste alla mitica "base" di duri e puri militanti mentre i Cinque Stelle di governo Di Maio e Frongia sono "possibilisti"; Di Battista, per reazione patellare a Di Maio, pur essendo di "governo" è invece contrario.
Questa tattica così democristiana però produce danni per il nostro Paese che alimenta all'estero lo stereotipo culturale de "I soliti italiani".
Quando infatti c'è da prendere una decisione importante non si decide, si rimanda, si circonda di una impenetrabile cortina fumogena il tutto sperando che il tempo aggiusti le cose.
Anche in questo caso la collega di partito della Raggi a Torino, l'Appendino, ha un problema analogo: la Tav. Ma lo sta affrontando assertivamente dicendo che non è nel nostro programma ma non è in suo potere fermarlo un po' come fece il sindaco di Parma Pizzarotti per il termovalorizzatore.
Ma Virginia figlia del ponentino e di una certa mollezza dei costumi da vera basilisca non prende decisioni lasciando tutti nel dubbio più estremo e quindi gestendo, di fatto e con tecnica sottilmente manipolatoria, un enorme potere di contrattazione.
Renzi sta cercando invece di fare i piani B e forse C.
Sono girate diverse opzioni: fare le olimpiadi a Milano (ma Sala non vuole), utilizzare un commissario governativo (ipotesi piena di complessità burocratico - amministrative se non giurisprudenziali), sperare che la Madonna dei Maratoneti (ipotesi mistica non utilizzabile in una serie programmazione) appaia in sogno alla Raggi presso la borgata Ottavia per redimerla.
Nel frattempo Virginia compare nei palchi estivi come alla festa del Fatto dicendo che c'ha la cellulite perché "so' femmina" scatenando una ridda di ipotesi pecorecce tra gli strati più bassi della popolazione ed anche di alcuni media.