Politica
Rampelli e Gualtieri per Roma contro il governo? A rischio i fondi PNRR sulle periferie
L'inedita alleanza tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri (Pd) e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (FdI)
Il sindaco di Roma ha anche inviato una circolare per sollecitare gli uffici del Campidoglio ad insistere sull’iter burocratico dei progetti senza fermarsi. Si tratta dunque di una azione preventiva su voci circolate nei giorni scorsi di un possibile definanziamento. Ed è a questo punto che la vicenda da locale è diventata nazionale perché sulla scena è comparso Fabio Rampelli che ha a sua volta dichiarato: «Abbiamo chiesto un appuntamento al ministro Fitto con il presidente del municipio Franco per il progetto Pnrr di Tor Bella Monaca. Siamo ottimisti perché il lavoro del governo sul Pnrr non soltanto è enorme, ma il rapporto con Bruxelles è solido. Si è dimostrata una necessità di flessibilità che è stata accolta”.
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Rampelli fa notare poi che i tempi sono molto stretti e i cantieri potrebbero iniziare già ad ottobre. Il politico -che è stato uno dei fondatori di Fratelli d’Italia- ha avuto nell’ultimo anno un rapporto contrastato con Giorgia Meloni, al di là delle smentite ufficiali. Non sfugge che oltre il titolo di vicepresidente della Camera il politico romano è rimasto sostanzialmente ai margini delle nomine che contano nel suo partito. Un episodio eclatante è stato il fatto che Rampelli non è stato proposto per fare il Governatore del Lazio (ha vinto Francesco Rocca), quando il suo radicamento nella regione è storicamente fortissimo. Oltretutto Rampelli è stato uno degli esponenti che è stato più critico sull’autonomia differenziata propugnata dalla Lega.
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Questo può far pensare che all’interno di Fratelli d’Italia si sia formata in questo anno una sorta di “opposizione interna” che non ha per ora nessun crisma dell’ufficialità. Questo episodio della piena concordanza con un sindaco “nemico” come Gualtieri contro il governo fa rafforzare questa idea, come se Rampelli in qualche modo avesse utilizzato un problema locale obiettivamente esistente per mettere in difficoltà la sua maggioranza, al di là delle parole di circostanze utilizzate.