Referendum, Fratelli d'Italia non ha dubbi: "La maggioranza degli italiani non si recherà alle urne" - Affaritaliani.it

Politica

Referendum, Fratelli d'Italia non ha dubbi: "La maggioranza degli italiani non si recherà alle urne"

Speranzon: "L'astensione è un diritto costituzionale". Intervista

Di Alberto Maggi

"CGIL è impegnata a battere il record di scioperi"


"L’8 e 9 giugno? Non andrò a votare, e la mia astensione sui quesiti referendari, che è un diritto costituzionale, sarà il mio sonoro “NO” a questa messinscena della sinistra, che si scopre referendum-dipendente ora che non comanda più". Lo annuncia ad Affaritaliani.it Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato, intervistato sui referendum dell'8-9 giugno su lavoro e cittadinanza. "A partire dalla CGIL, con l’urlatore Landini in modalità megafono elettorale, che vuole abrogare leggi scritte dal PD, mica da noi. È come se un piromane chiedesse un referendum contro gli incendi che ha appiccato...".

"Ma mentre la CGIL è impegnata a battere il record di scioperi – mai visti così tanti quando al governo c’erano i loro amici sinistri che votavano le leggi che oggi vogliono abrogare – il governo Meloni fa parlare i numeri: disoccupazione al 5,9%, la più bassa dal 2007; occupazione al 63%, record storico. Oltre un milione di nuovi posti di lavoro, 800mila a tempo indeterminato, con boom di occupazione femminile e salari reali in risalita", sottolinea l'esponente di Fratelli d'Italia. 

Che poi aggiunge: "Sulla sicurezza sul lavoro, abbiamo stanziato 1,2 miliardi, di cui 600 milioni ad aprile 2025, lavorando con chi vuole dialogare, non fare propaganda. Non a caso anche la CISL, che non è certo un covo di meloniani, ha già storto il naso davanti a questi quesiti pieni di ideologia e poveri di concretezza".

"Anche sul tema della cittadinanza la nostra posizione è chiara: dev’essere il traguardo di un percorso consapevole, non un regalo automatico come vorrebbe la sinistra con lo ius soli. Insomma la nostra astensione è una scelta politica forte e siamo convinti che la maggioranza degli italiani non si recherà alle urne smascherando la faziosità dei proponenti. Gli italiani hanno già scelto chi costruisce il futuro, e non sono gli sventolatori di bandiere rosse nelle piazze", conclude Speranzon.

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