Politica

Renzi scivola di nuovo sull'inglese. Matteo d'Arabia mentre è al Colle

di Andrea Deugeni

Il video fra politici trombati nell'ultima "Davos del deserto"

E' presente su un palco di politici trombati, fra cui spicca l’ex primo ministro britannico David Cameron che passerà alla storia come il premier Tory che per una lotta tutta interna con l’allora emergente Boris Johnson porterà in maniera non proprio lungimirante Londra al referendum sulla Brexit, innescando l’esito non voluto da Downing Street dell’uscita della Gran Bretagna dal club comunitario degli ex 28 Paesi dell’Ue.

Matteo Renzi, conferenziere di lusso come anche molti altri ex capi di governo fra cui primeggia il suo mentore Tony Blair che proprio grazie agli speech pagati a peso d’oro ha costruito una vera fortuna personale regalandosi una seconda vita dopo la politica, ha fatto così capolino nell’ultima edizione (2019) della "Davos del deserto", il forum sugli investimenti organizzato dalla fondazione FII Future Investments Initiative e nato per far concorrenza a quello più famoso fra le montagne svizzere, che quest’anno si tiene nello stesso periodo.

Un po' una brutta copia di quello rossocrociato perché, se nell’esclusiva cittadina delle Alpi elvetiche nel Cantone dei Grigioni sono di casa leader mondiali del calibro di Angela Merkel, Xi Jinping o Vladimir Putin, visti quest’anno, a Ryad nell’ultima edizione si sono alternati sul palco il primo ministro brasiliano Jair Bolsonaro, quello indiano Narendra Modi o il discusso genero immobiliarista di Donald Trump Jared Kushner.

Nonostante sul forum nel Golfo nel 2018 sia calata l’ombra dell’omicidio Khashoggi, l’opinionista saudita che scriveva anche sul Washington Post e scomodo per il regime della famiglia reale di Mohammad bin Salman considerato il vero mandante dell'assassinio, Renzi, come rivelato dal quotidiano Domani, siede nel board che organizza l’evento, in cui il trentacinquenne principe ereditario prova a riunire l’elite mondiale e della finanza in Arabia. 

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Matteo Renzi con il principe ereditario Mohammad bin Salman

Anche con un interessatissimo scopo, vitale per il sistema saudita basato sui petrodollari. E cioè quello di portare avanti il proprio progetto di diversificazione dell’economia saudita, sganciandola progressivamente dalle pericolose fluttuazioni del prezzo del greggio che mettono a serio rischio le finanze statali e cercando di attirare danarosi investimenti stranieri. Una mission che, stando ad un video che Affaritaliani.it ha scovato relativo a un intervento del senatore di Rignano nell’ultima edizione di FII2019, Renzi pare abbia sposato in pieno.

G20 could be for you the occasion to give a message different: you are a super power not only in economy but in culture, tourism, in tradition and innovation”, sentenzia il capo di Italia Viva nel suo mitico inglese in cui, non smentendosi, inanella anche un errore di sintassi (message different), posponendo l’aggettivo  al sostantivo e non prima, come grammatica vuole. Ma si sa, dopo "shock because", Renzi ha ormai una sorta di licenza poetica nell'esprimersi nella lingua d'oltre Manica.

Senza entrare nel merito dell'ammirata eccellenza culturale di un regime autoritario sospettato di un truce assassinio e di pratiche poco ortodosse, il messaggio da quello che sembra a tutti gli effetti uno scaltro consulente è arrivato comunque alla platea degli emiri: "Il G20 potrebbe essere per voi l'occasione di dare un messaggio differente e cioè l'Arabia è una super potenza non solo economicamente, ma anche nella cultura, nel turismo, nella tradizione e nell'innovazione". 

Secondo quanto rivelato da Domani l’ex rottamatore, che è dovuto rientrare in fretta e furia da Riad nella notte fra il 25 e il 26 gennaio con jet privato Horizon Airlines (benefit gentilmente messo a disposizione dalla ricca fondazione per consentire al senatore di Rignano di prendere parte alle consultazioni al Quirinale nella crisi di governo da lui innescata), farà il bis nella "Davos del deserto" oggi pomeriggio con un video registrato ad hoc e che verrà trasmesso in streaming.

La business community del Golfo ascolterà i suoi preziosi consigli (che gli fruttano 80 mila euro all’anno per sedere nel board della fondazione e, nelle scorse edizioni, 50 mila euro per le conferenze) proprio mentre Renzi, accompagnato dai suoi fedeli dioscuri Davide FaraoneMaria Elena Boschi salirà al Colle per indicare al Capo dello Stato i desiderata di Italia Viva per cercare di dare un nuovo esecutivo al Paese. Chissà cosa sussurrerà alle orecchie di Mattarella, dopo aver sussurrato a quelle dei potenti della Terra, è la domanda che in queste ore in molti si fanno. 

@andreadeugeni