Politica

Riaperture, la Lega piega Speranza. Salvini 1 - Meloni 1, palla al centro

Di Alberto Maggi

La sfida a destra continua

All'indomani dell'annuncio della mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza da parte di Fratelli d'Italia, una chiara mossa per mettere in difficoltà la Lega, come ha ammesso senza giri di parole il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, Matteo Salvini risponde con i fatti alla tattica parlamentare e politica di Giorgia Meloni.

L'ex ministro dell'Interno piega le resistenze di Speranza e del Pd e ottiene, non era affatto facile, le prime riaperture già dal 26 aprile, una settimana prima rispetto alla data prevista del 3 maggio. Nulla di clamoroso, per carità, ma un segnale importante per gli italiani stanchi delle restrizioni e per le categorie in ginocchio, ristoratori e ambulanti in testa (ma non solo).

Salvini è stato serafico e preciso: "Se la Lega non fosse stata al governo non avremmo ottenuto le riaperture i o soldi per le imprese e le Partite Iva (i 40 miliardi dell'ulteriore scostamento di bilancio)". Una risposta secca alla Meloni: le proteste e le manovre dell'opposizione fanno bene ai sondaggi, vero, ma non producono risultati. Quella della Lega è chiaramente una scommessa. Se l'Italia riparte davvero, economicamente e socialmente grazie ai vaccini, Salvini potrà rintuzzare gli attacchi della Meloni in vista delle prossime elezioni. In caso contrario, FdI ha davanti una prateria. Oggi, intanto, registriamo un pareggio. Salvini 1 - Meloni 1, palla al centro. La sfida a destra continua.