Salvini contro Speranza: "Libro volgare, ricercatissimo sul mercato nero"
Matteo Salvini, leader della Lega, torna ad attaccare il ministro della Salute Roberto Speranza sul suo libro: "Una scelta arrogante e volgare"
Covid, Salvini contro il libro di Speranza: "Era pronto ad andare in libreria spiegandoci che stavamo guarendo"
Matteo Salvini, leader della Lega, torna ad attaccare il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della presentazione del libro “Salute e libertà”. “Il libro del ministro Speranza doveva uscire il 22 ottobre. Il 26 ottobre il governo di cui faceva parte ha chiuso tutto però il ministro, quattro giorni prima di chiudere tutto, era pronto ad andare in libreria spiegandoci che stavamo guarendo. Non so se altri ministri della Salute europei abbiamo avuto lo stesso tempo libero, la stessa sfortuna di essere in libreria con l'inizio della seconda ondata, spiegandoci che la sinistra aveva un'occasione storica, grazie alla pandemia, per affermare alcuni suoi principi", afferma Matteo Salvini. “Io penso che sia di una volgarità, di un'arroganza che non meritano commenti, e spero–aggiunge il leader della Lega - che possa tornare in libreria perché 60 milioni di italiani leggano che cosa, in piena pandemia, il loro ministro della Salute stava ipotizzando”. "Io sto al governo per aiutare il mio Paese. E ci siamo per rimanerci, finché serve che ci stiamo. Non stiamo a fare carta da parati, per il gusto di stare al governo", conclude Matteo Salvini.
Covid, Salvini: "Ema acceleri sullo Sputnik. Obiettivo riaprire il 2 giugno"
Inoltre, sulla ripresa post-pandemica dell'Italia e sulla campagna vaccinale il leader della Lega, conversando con i giornalisti a margine di una visita a Mind, nell'ex area Expo, afferma: "In Lombardia aver superato le 2 milioni di dosi, nonostante i disastri dell'Europa, è un motivo d'orgoglio". "Mi auguro che Ema dica in fretta sì o no. Mi domando quanto dobbiamo aspettare da Bruxelles", sottolinea Salvini. Per l'ex ministro "la scienza è scienza, ma registro che viene utilizzato con successo in 60 Paesi del mondo". Infine, sulla possibile data di riapertura generale fissata per il 2 giugno il leader della Lega si dice d'accordo, affermando "io penso che, come dice lo stesso Draghi, già dai prossimi giorni dove la situazione sanitaria è sotto controllo non sia un diritto ma sia un dovere riaprire attività economiche, sociali, sportive, culturali". "Che si possa riaprire tutto a giugno - sottolinea Salvini - è un obiettivo e un auspicio comune. Però siamo ad aprile, laddove la situazione è sotto controllo non puoi chiedere mesi di chiusure e di sacrifici, quando altri Paesi europei sono già aperti da tempo".
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