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Politica
Salvini: “Europa occupata da abusivi”. Attacco frontale a Bruxelles
Matteo Salvini

Convention delle destre europee a Firenze, Salvini abile regista. Dagli ecologisti ai radical chic: Bruxelles sotto attacco. Il commento 

Ieri a Firenze c’è stata l’apertura della campagna elettorale di ID (Identità e Democrazia) per le Europee del prossimo anno. Il titolo esemplificativo: “Free Europe. Identità e democrazia”. Salvini è il regista attento e accorto anche ai particolari, ad iniziare alla canzone di apertura, “Il mio canto libero”, di Lucio Battisti. A seguire un video-messaggio di Marine Le Pen. Sono presenti delegazioni anche da Bulgaria, Romania, Polonia, Danimarca, Estonia, Repubblica Ceca, Fiandre (Belgio), Austria, Paesi Bassi, Germania. 

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Poi arriva lui, “il Capitano” che esordisce con un discorso a sorpresa: "Mi sono riletto un passaggio dell'Antico Testamento che riguarda la sfida tra Davide e Golia e penso che sia confacente a quello che stiamo facendo oggi. In 99 casi su cento vince Golia, è gigante e armato, anche ai tempi combatteva contro Israele, ma qua ci sono costruttori di pace”. E poi ancora, sempre seguendo l’esempio dell’Antico Testamento: "Davide era un giovane pastore, armato solo di coraggio e fede, decise di sfidare il gigante non con l'armatura proposta ma con una fionda e cinque sassi lisci, poi sapete come è finita. Ha sconfitto Golia che sembrava invincibile, oggi qua a Firenze sono convenute donne e uomini che armati di buon senso, coraggio e fede sconfiggeranno un gigante che è il primo nemico dell'Europa, i tecnocrati massoni che vogliono distruggere l'identità del nostro continente. Noi del Golia Soros non abbiamo paura, di chi finanzia la distruzione della nostra civiltà non abbiamo paura".

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Continua il leader della Lega cogliendo un punto importante che riguarda i suoi alleati italiani: "Leggevo l'intervista di Gentiloni di oggi che già prepara il rinnovo dell'inciucio tra popolari e socialisti, noi invece oggi presentiamo un'idea di Europa diversa, dove non si discute del rientro del deficit, del debito, taglio Pil inflazione ma del lavoro, del benessere, del diritto alla salute, scuola, alla sicurezza, insomma l'Italia dei diritti contro l'Europa dei tagli e dei Soros".   Insomma, non si è trattato solo dell’apertura di una campagna elettorale. Ieri è stato presentato un manifesto politico vero e proprio, un programma d’azione che si staglia su profonde fondamenta ideologiche.

Ed in effetti l’UE non è che goda di molti consensi, soprattutto in Italia. Bruxelles che controlla la lunghezza delle zucchine e quella dei preservativi, Bruxelles che impone e determina la politica degli Stati membri con il guinzaglio economico, Bruxelles che non conosce le storie dei singoli Paesi ma vuole mettere insieme nello stesso calderone Portogallo, Romania e Finlandia, per restare ai quattro punti cardinali. Una UE profondamente politicizzata, pregna di politically correct e insensibile alle istanze dei suoi cittadini e punto di approdo di una minoranza violenta.

Dietro c’è la lunga mano di Soros e della finanza internazionale e non si tratta di complottismo ma di realtà. Basta andare a vedere chi finanzia certi partiti e movimenti portatori della perniciosa ideologia woke. Un'Europa nemica di chi produce. Un’Europa che impone le inutili domeniche ecologiche e poi non risolvere i problemi strutturali che sono quelli del lavoro. Un’Europa che piace ai radical chic e ai signorini della Ztl, finti progressisti che si abbuffano di tartine salmonate nei loro costosi attici al centro, magari in compagnia di un armocromista da 300 euro l’ora.

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